Ventura: "Riuscire a creare difficoltà al Varese dipende da noi"
Un Ventura sorridente e rilassato si è presentato alla consueta conferenza stampa del venerdì, che precede la gara con il Varese. Non sono stati convocati per la trasferta di domani oltre agli infortunati Coppola, Suciu e Guberti, gli influenzati D’Ambrosio e Sgrigna, Verdi perché giocherà con la Primavera per ritrovare il ritmo partita dopo lo stop causato dalla distorsione al ginocchio della scorsa settimana e Zavagno che rimarrà a Torino per allenarsi, poiché si giocheranno tre gare in otto giorni. “Siamo un po’ acciaccati e non tutti i convocati sono al cento per cento della forma, ma sono cose che capitano. Domani andrà in campo chi starà meglio, sperando che l’influenza non colpisca qualcun altro. Molto probabilmente giocheremo con due esterni, ma non è ancora deciso”.
“Il Varese è una squadra che ha qualità e da quando è allenata da Maran ha migliorato il trend dei risultati, in più si è rafforzata con i nuovi arrivi. Le vittorie sulla Sampdoria e sul Padova dimostrano che i nostri avversari hanno organizzazione e sarà una partita difficile, ma, non mi stancherò mai di dirlo, non è importante chi incontriamo, bensì chi siamo e con quale voglia, umiltà e spensieratezza scendiamo in campo. Se saremo quelli del secondo tempo di Cittadella possiamo fare bene, se, invece, saremo quelli dei primi venti minuti puntualmente, come è accaduto, pagheremo gli errori. Credo che domani ci saranno palle gol per noi e per loro e cercheremo di creare difficoltà al Varese”.
“Se siamo primi in classifica qualche cosa la squadra lo ha fatto vedere. Quando sento che alla Juventus, che ha ventinove scudetti, dicono di non dimenticare da dove vengono è perché negli ultimi tre anni hanno un po’ toppato, quindi se lo dice la Juventus ancora di più il Torino. Non dimentichiamo che cosa è successo negli ultimi anni, non dimentichiamo da dove siamo partiti, perciò dico che questa squadra ha già fatto vedere che ha la miglior difesa del campionato ed è prima in classifica. Poi è chiaro, come in tutte le cose, si può fare sempre meglio e si ha l’obbligo di farlo, ma non perdiamo di vista la realtà”.
“Qualche gol in più è fuor di dubbio che lo dobbiamo fare. Bianchi sta attraversando un momento particolare, Ebagua questa settimana si è allenato tre giorni, ma non è un problema perché se siamo primi in classifica con i gol fin qui realizzati potrei dire che in A ci andremo. Bianchi ha fatto tutti gol decisivi e l’essere in vetta è anche merito suo; in questo frangente lui soffre perché non segna, ma deve solo ritrovare la serenità che aveva ad inizio campionato e che gli permetteva di fare gol, anche se gli capitava un’unica occasione. Bianchi non deve giustificarsi con nessuno, noi siamo contenti di lui e non ha bisogno di dimostrare chi è, ma ritrovare la voglia di sorridere, così farà gol”.
“Il Calciomercato influisce sempre, ma non deve condizionare. Lo dico spesso ai calciatori che se ci si lascia condizionare difficilmente si può essere dei giocatori professionisti. Anima, personalità, modo di essere sono questi i fattori che devono influire sulla crescita. Faccio un esempio: a inizio stagione prima ancora che D’Ambrosio toccasse la palla iniziavano i mugugni sugli spalti, oggi è molto cresciuto per questo dico, anche se so che in molti sono scettici, che se continuerà così potrà giocare in serie A. All’inizio del campionato nessuno immaginava che Stevanovic potesse fare ciò che gli si vede eseguire in campo, anche lui è un altro che in serie A potrà fare bene”.
“Benussi spero che faccia un buon campionato con noi, almeno a parole è arrivato con lo spirito giusto. Ho perso Coppola che era importante in campo e nello spogliatoio e mi auguro che l’arrivo di Benussi, con l’esperienza e le qualità che ha, sia motivo di crescita per il gruppo”.