Una volta c'era lo stile Juve, oggi è rimasta l'arroganza e la strafottenza. A questo punto anche il Toro esponga otto scudetti
L'avvocato Agnelli e il presidente Boniperti, pur essendo assai antipatici e altezzosi, avevano il loro stile e mai si sarebbero permessi di sbeffeggiare l'avversario. Era un altro calcio, più romantico, più umano, dove il business era importante, ma non prevaricante sul gioco e l'etica. Oggi questa dirigenza, fatta di figli di papà cresciuti pieni di boria e allo stesso tempo incompetenti (bravi a scegliersi i dirigenti giusti, certo che sì, ma loro di bravura ne hanno assai poca) sono l'emblema di queste passioni assai costose, come la Juve e la Ferrari. Tutto made by FCA, ex Fiat. Con il pullulare di servi e zerbini al loro cospetto, al punto da rendere le cronache e i commenti di F1 e calcio assai di parte, solo per compiacere il reame pur essendoci gente che paga un abbonamento e avrebbe diritto ad una certa imparzialità di trattamento.
Gli Agnelli Juniors non chiederanno mai scusa ai tifosi granata per gli striscioni esposti contro Superga, con i quali si dice siano stati conniventi, anche se loro lo escludono. Se hanno chiesto scusa a Cairo non è la stessa cosa con i tifosi, perchè quegli striscioni hanno toccato un popolo intero e la città stessa di Torino, anche se dall'altra parte ne sono comparsi altri di pessimo gusto sull'Heysel. Non solo, ma Andrea Agnelli si è permesso anche di dire: "Ognuno, però, in casa propria espone le foto che più gli piacciono". Sfacciatamente arrogante, perchè per loro gli scudetti sono 36 e non 34, perchè due sono stati revocati dall'organo federale calcistico italiano. Nascondono l'evidenza come la storia del re nudo, anche al cospetto di chi urla la verità portando prove inconfutabili. Allora anche il Toro dovrebbe esporre 8 e non 7 scudetti, visto che uno gli è stato cancellato senza prove certe e l'amnistia concessa pochi anni non toccò quell'errore. Forse perchè il fascismo non è mai del tutto uscito dal nostro paese.