Ultime ore d'attesa prima che il mercato chiuda

Il calciomercato volge alla fine, ma l'incognita della vendita di Bianchi e Ogbonna rimane. La rosa deve essere rinforzata: si attende Surraco, ma anche un terzino destro non guasterebbe. Rimangono i dubbi sull'attacco finora poco prolifico.
31.08.2011 09:37 di  Elena Rossin   vedi letture
Ultime ore d'attesa prima che il mercato chiuda
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Ha tenuto banco tutta l’estate il tormentone: Bianchi – Ogbonna restano o vanno? E sarà così fino alle diciannove di questa sera. Il fatto che ieri entrambi si siano allenati e siano stati convocati per la partita con il Cittadella di questa sera non toglie l’ansia ai tifosi. La paura della beffa finale incombe. Se all’Olimpico, durante il riscaldamento pre-partita, i due giocatori compariranno sul campo indossando la maglia granata e se quando lo speaker leggerà le formazioni verranno pronunciati i loro nomi allora finalmente il popolo granata tirerà un respiro di sollievo. Magari si innalzerà anche un coro liberatorio, che sarà veramente tale se i due beniamini risponderanno prontamente, altrimenti inizierà a serpeggiare il timore che i giocatori non siano felici di essere rimasti e quindi che le loro prestazioni potrebbero essere condizionate da una convivenza forzata.

 

Il tormentone ha sicuramente messo in secondo piano l’esigenza che la rosa ha di essere rafforzata con l’arrivo dell’esterno destro, nonostante la prima gara con l’Ascoli abbia evidenziato che i baby Verdi e Oduamadi sono delle promesse sulle quali si può contare. Ma al momento non è ancora stato ufficializzato l’arrivo di Surraco, dato per scontato negli ultimi giorni. Anche per quel che riguarda il terzino destro pensare che la stagione possa essere affrontata con i soli Darmian, anche lui reduce da una positiva prestazione in terra marchigiana, e D’Ambrosio lascia perplessi. Discorso ben più delicato quello dell’attacco che sembra non essere particolarmente incline a trovare lo specchio della porta, indipendentemente dai giocatori che sono in campo. Questo, se persisterà, potrebbe essere il problema di non facile soluzione per Ventura. In serie B sono due le cose che contano veramente per arrivare nei primi due posti: avere una difesa solida e un attacco prolifico. La prima c’è, sul secondo aleggia un punto interrogativo.

 

“Se vogliamo possiamo” è lo slogan di Ventura. “Il Toro prima di tutto” quello della campagna abbonamenti. Mai due frasi potrebbero essere più azzeccate di così per queste ultime ore di calciomercato. Se si vuole si può tenere Bianchi e Ogbonna, in modo che il bene del Toro venga prima di tutto. Ma se si vuole veramente il bene del Toro allora bisogna anche apportare gli ultimi correttivi alla rosa e Cairo con uno sforzo finale può farlo, basta che lo voglia. I soldi spesi oggi sarebbero l’investimento per il futuro: tornare in A porterebbe nelle casse del Torino molti più soldi di quelli che servono adesso per completare l’organico, restare in B è un salasso e il presidente lo ha già provato negli ultimi tre anni. Volere è potere, appunto se si vuole.