TROPPO presto fare proclami

23.09.2008 08:20 di  Marina Beccuti   vedi letture
TROPPO presto fare proclami
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Il campionato è cominciato da soli tre turni che già si parla di Inter e Juve in fuga, le quali hanno solo un punto di distacco dalle seconde. A volte fanno sorridere certi titoli di giornali piuttosto roboanti. Il Milan, dato in crisi da due turni, con un sacco di sondaggi che giravano in rete sulla necessità o meno di esonerare Ancelotti, ha vinto la crisi battendo una Lazio che pareva essere già una candidata allo scudetto. Alla fine si gioca sempre tutto a livello mediatico tra Torino, via Juve, Milano e Roma, con entrambe le società. Il Toro resta in bilico, è chiaro che deve ancora mangiare parecchie pagnotte per entrare nelle squadre che contano. Dovrebbe seguire le orme della Fiorentina o dell’Udinese ma, come per i viola ed i bianconeri, sarà dura farsi accettare dalle squadre di vertice, che non vorrebbero altre concorrenti con cui spartirsi il malloppo di tifosi, sponsor e diritti tv.


E’ difficile dare una collocazione al Toro in questo campionato, c’è chi pensa possa entrare nelle prime dieci, che è al livello del Napoli, che potrebbe fare un pensierino alla Coppa Uefa se riuscirà a salvarsi con netto anticipo. Fondamentale per la crescita granata sono i giocatori che dovrebbero fare la differenza, in primis Rosina, che dovranno impegnarsi per trovare più personalità ed osare maggiormente con le grandi, per fare la differenza. Il gruppo, il cosiddetto amalgama è importante per la manovra ed il sacrificio corale, ma per vincere le partite, anche quelle sulla carta proibitive, è necessario che il singolo faccia la differenza. Al di là dei guai fisici, Rosina perde sempre il treno al cospetto dei grandi nomi, invece di esaltarsi sembra avere timore di sbagliare. Così il resto del gruppo a volte dà l’impressione di voler strafare, com’è successo a Pisano domenica contro l’Inter, con quell’autorete sciagurata che di fatto ha aperto le danze nerazzurre.


Cairo ha detto ironicamente: “Quest’anno si segna di più, anche nella nostra porta”, dunque De Biasi dovrà cercare di capire come mai in due partite il Toro ha fatto harakiri con due sciagurati autogol che hanno permesso domenica scorsa alla Reggina di pareggiare e all’Inter di trovare il vantaggio, dopo che il Toro era riuscito a mettere in difficoltà la compagine di Mou. Adesso c’è già alle porte il turno settimanale che vedrà i granata impegnati contro il Chievo, una squadra da sempre ostile al Toro, mentre domenica sarà la volta della Lazio, ospite a Torino. Due impegni importanti, ma è ancora troppo presto per esaltare o ridimensionare il cammino del Toro, non esageriamo, come sempre, a dare giudizi affrettati quando c’è ancora molto da giocare.