Toro, i più e i meno dopo la Lazio. Tre punti per classifica e morale

Legenda: - - prestazione da dimenticare; - sotto lo standard abituale; 0 nella norma; + prestazione ottima; + + straordinario.
10.12.2013 09:48 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Flavio Bacile per TorinoGranata
Toro, i più e i meno dopo la Lazio. Tre punti per classifica e morale
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© foto di Federico Gaetano

Padelli: + mi è apparso più sicuro di altre uscite. Effettua due buone parate in allungo su tiro da fuori, un paio di uscite che danno sicurezza alla difesa. Assolutamente da rivedere con la palla al piede, dove regala emozioni non richieste alla tifoseria di casa.

Darmian: + si conferma un osso duro per qualsiasi attaccante, molto attento e concentrato per tutta la partita, forse la sua migliore prestazione come difensore puro. Un paio di chiusure degne di nota, ed una sicurezza ostentata più volte con la palla al piede. Ho già sostenuto che lo preferisco terzino di spinta, ma il forfait di El Kaddouri lo costringe a fare il terzo centrale.

Glik: + + il miglior Glik dell’anno, come perno centrale della difesa a tre, che aveva sofferto da inizio campionato, tanto da perdere il posto di titolare. Il gol è la giusta coronazione di una gara quasi perfetta. È un piacere rivederlo al top, anche perché con lui in campo il Toro acquista una fisicità, in difesa, che serve come il pane.

Moretti: 0 una partita normale, per un giocatore che fino a questo momento non ha mai deluso. L’attacco della Lazio non è certamente quello che ti fa perdere il sonno, allora cerca di supportare Pasquale sia in fase difensiva, che in quella offensiva.

Pasquale: 0 sinceramente non mi è dispiaciuto, anche perché aveva dalla sua parte Candreva, in pratica, il giocatore più importante, in questo momento, della Lazio, e non mi sembra che sia stato mai seriamente in difficoltà. Spinge però poco, e non sempre con la lucidità che ti aspetti da lui. Insomma tecnicamente il giocatore c’è tutto, caratterialmente forse gli serve un pochino di tempo, per capire il Toro e farsi capire.

D’Ambrosio: + questa partita ha rischiato di vederla dalla panchina. Non entro in merito al rinnovo, sono questioni che poco hanno di tecnico, ma capire perché il Toro non si è mosso in tempi meno sospetti, rimane una domanda senza risposta. Parte non proprio benissimo, cresce con il passare del tempo e regala, tra le tante, una partita difensivamente importante, cosa che non guasta mai. Bellissimo il triangolo chiuso con Cerci, che poteva portare al raddoppio dei granata.

Vives: + + forse il migliore del centrocampo granata. Non solo un’eccelsa fase offensiva, è evidente che con la difesa ha trovato automatismi importanti, ma anche un discreto palleggio ed una coesione del centrocampo che abbiamo visto raramente quest’anno.  Ora è importante non fermarsi.

Basha: 0 fa quello che gli si chiede di fare, cioè, muscoli e corsa a centrocampo. Rischia pochissimo nella fase di uscita, preferendo questa volta la sciabola al fioretto.

Farnerud: + molto attento agli ordini di scuderia, tiene bene la zona di competenza, assiste Basha nel lavoro di contenimento e cerca di proporsi in fase di offensiva. Proprio su un contropiede poteva trovare il gol del 2-0, ma Cerci invece di servire lui, liberissimo, cerca la giocata ad effetto. Cala vistosamente e viene sostituito. Comunque una buona partita.

Cerci: 0 quasi spettatore per tutto il primo tempo, anche se ha la palla buona per il 2-0 dopo uno scambio con D’Ambrosio. Si sveglia nella ripresa dove regala alcune delle sue sgroppate. Forse tradito dal terreno sulla più bella ripartenza della partita, anche se aveva come opzione il passaggio a Farnerud, che sarebbe stata la scelta più facile e più logica. Insomma, non il miglior Cerci, anche se il centrocampo ha poco assistito i due attaccanti.

Immobile: 0 francamente non mi sento di condannarlo. Pochissimo assistito dal centrocampo, passa un pomeriggio di puro sacrificio. Senza assistenza diventa dura per tutti gli attaccanti, e forse, i troppi ripiegamenti in difesa, non favoriscono la lucidità in fase offensiva.

 Meggiorini: + una specie di centrocampista aggiunto. Questo, penso, gli chiede Ventura, e questo fa. Perciò mi sento di premiarlo, anche se in fase offensiva non è mai esistito.

Brighi: 0 si impegna, ma non aggiunge nulla al centrocampo granata. 

Masiello: 0 una manciata di minuti, poca cosa per esprimere un giudizio.

 

Considerazione sulla partita dopo la bella partita di Genova, un Toro completamente diverso, meno propositivo e più attento alla fase difensiva. È evidente che Ventura ci teneva, e non poco, a fare punti importanti contro una Lazio in grossa difficoltà. Non concedere spazi alle ripartente dei biancocelesti è stato, penso, il punto focale di questa partita. Non soffrire il centrocampo dei romani, è stato poi determinante. A pagare, è stata sicuramente la fase offensiva, con i due attaccanti lasciati troppo soli. Sicuramente, si è subito pochissimo, ma si è anche creato poco, anche se dopo il gol di Glik la partita si era messa tatticamente nel modo migliore per gli uomini di Ventura. Alla fine tre punti che fanno classifica e morale.

 

 Classifica dopo la quindicesima giornata

11 punti:        Cerci,

 

6 punti:            D’Ambrosio,

 

5 punti: Moretti,

 

4 punti: Immobile, Darmian,

 

3 punti: Bovo, Padelli,

2 punti: Basha,  Farnerud,

 

1 punto: Maksimovic, Glik,

 

0 punti: Gomis,  Meggiorini,

 

-1 punto: Pasquale, El Kaddouri, 

 

-2 punti: Larrondo, , Barreto, Brighi, Bellomo, Vives,

 

- 3 punti: Masiello, Gazzi,

 

-4 punti: Rodriguez,

 

© foto di Federico Gaetano