Torino, servono di nuovo gli 11 leoni
Sabato contro il Sassuolo si vorrà vedere un Torino diverso in tutti i sensi. Che la squadra necessitasse del giusto tempo per amalgarsi era immaginabile, ma ora con 360 minuti ufficiali nella gambe (contando anche la Coppa Italia), le scuse saranno da lasciare a casa. La difesa è il reparto che in questo primo squarcio di Serie B ha fatto più acqua, anche se non si è mai andati oltre i 2 gol subiti e anche in quel caso, il secondo gol era da calcio piazzato. Contro il Crotone, la coppia centrale formata da Rivalta e Filipe ha fatto più "danni della grandine" e non si è riuscita a guadagnare nelle pagelle nemmeno la sufficienza. Per il match di sabato pomeriggio rientreranno Ogbonna e D'Ambrosio dall'Under 21, ma non si può sperare sempre nella loro presenza per ottenere il risultato auspicato. Qualcuno è più in forma, qualcuno meno, ma come detto oggi da Rubinho in conferenza stampa: "Non ci sono gerarchie fisse in questa squadra, bisogna guardare alla salute del gruppo, quindi chi sta meglio gioca". Sgrigna e Iucno con molta probabilità saranno confermati nell'11 titolare, entrambi reduci da una buona prova contro i calabresi: ma da loro ci si aspetta molto di più.
Chi dimostra di non essere al passo con i compagni per quanto riguarda la condizione fisica è Scaglia, come ammesso da lui stesso nel giorno della presentazione. L'esterno bresciano è tornato a Torino l'ultimo giorno di mercato e proprio con i neo promossi in Serie A, aveva svolto una preparazione blanda anche a causa di un piccolo infortunio. Difficile, ma comunque possibile il suo utilizzo contro gli emiliani, più facile invece quello dell altro nuovo arrivato dal Cesena, De Feudis, complice l'infortunio che terrà Zanetti lontano dal rettangolo di gioco per una decina di giorni. Il capitano centrocampista era l'idolo della tifoseria bianconera, obiettivo? Diventarlo anche per quella granata.