Torino, non c'è più tempo da perdere
Camolese anno zero, dopo una settimana di studi, ora parte quella decisiva che porta a Palermo, dove, senza mettere pressione esagerata addosso, non si può fallire. La sosta ha permesso di recuperare gli infortunati, sperando che arriivino integri i nazionali Dzemaili e Saumel, che avranno poco tempo a disposizione per conoscere il nuovo tecnico e lo stesso vale per Camola. C'è anche la possibilità che il neo mister granata dia fiducia a quei giocatori dimenticati dagli altri due tecnici, gente come Vailatti, Saumel, Franceschini, Pratali, con quest'ultimo che potrebbe essere preso in considerazione nella difesa a tre. A Palermo è possibile che Camolese non stravolga troppo la formazione base, che potrebbe modificarsi strada facendo, anche in base agli avversari che si andranno ad incontrare. Infatti Camolese è un tecnico che cerca di plasmare la squadra a seconda degli avversari, dunque non si chiude in uno schema base, ma è pronto a fare delle modifiche per sorprendere l'avversario di turno.
Oggi, nella sua seconda conferenza stampa da allenatore granata, spiegherà il suo primo approccio con la squadra e farà le sue prime valutazioni. L'imperativo è quello di sbagliare il meno possibile per raggiungere quella salvezza che pare al momento un miracolo e che rende pessimista una parte del tifo granata, che pare quasi rassegnato. La squadra però è la prima che deve crederci, perchè in campo ci vanno i giocatori e sono loro i primi ad essere obbligati a crederci, per dirla alla Pulici. Proprio Pupigol ha ammonito: "Ora bisogna vincerle le partite, i pareggi non servono più". Forse è proprio per questo che Cairo ha dato il benservito a Novellino, il passo della formica non serve più, ora ci vuole la zampata della tigre.