Torino, niente isterismi
A non tutti piace che al Torino le acque restino calme nonostante la peggior stagione dell'era Cairo. Chi invoca il ritiro che duri più giorni, chi vede nella tranquillità della tifoseria un distacco e chi invece pensa al menefreghismo nel non prendere posizione da parte di tutti. Lasciamo andare le cose e poi qualcosa succederà, sembra essere questa la filosofia che accompagnerà da qui in avanti la strada del Toro. Chi frequenta l'ambiente Sisport può avvertire un'aria serena, dove non si vedono musi lunghi, come a significare che non c'è nessun dramma in atto ed in fondo è la scelta giusta, perchè gli isterismi non servono a nulla, anzi andrebbe proprio sottolineata l'intelligenza dell'ambiente.
Possiamo anche parlare di assuefazione, unita ad una certa impotenza di non riuscire a cambiare le cose, quelle se mai possono cambiarle solo i giocatori in campo. Camolese è un mister razionale ed equilibrato che sta cercando di tirare fuori l'orgoglio dai suoi giocatori, che devono credere più in loro stessi di quanto hanno fatto finora. Prima De Biasi e dopo Novellino non sono riusciti nell'impresa, probabilmente perchè avevano fallito prima e non davano più all'ambiente la fiducia che occorre per uscire da certe situazioni.
Dunque è inutile usare il pugno di ferro in quanto si ha a che fare con gente adulta e non bambini dell'asilo. In fondo Cairo ha fatto lui stesso degli errori di valutazione ed è giusto che adesso sia lui, soltanto lui, a prendersi le principali responsabilità, soprattutto per la prossima stagione, da qualsiasi categoria riprenderà il Toro, sperando che alla fine continui ad essere la prima lettera dell'alfabeto.