Torino, meglio puntare ai playoff

13.02.2010 08:14 di  Marina Beccuti   vedi letture
Torino, meglio puntare ai playoff
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© foto di Giacomo Morini

Granata verso la promozione, quella diretta sembra ormai difficile da raggiungere perchè il Torino dovrebbe avere una media di 2,5 punti a partita, mentre finora il rendimento è stato di 1,33. Dunque ora si punta decisi ai playoff, che restano sempre un'incognita e fanno soprattutto perdere tempo sul mercato. Sia chiaro, il Torino alla vigilia del campionato sembrava una squadra imbattibile, ma sul campo non si è rivelata tale. Però rimane ancora una delle favorite, anche se la rivoluzione di gennaio ha indebolito il tasso tecnico della squadra, aumentando però l'agonismo e la voglia di soffrire. In testa ci sono Lecce e Sassuolo, i primi non sono una novità, essendo tra le tre retrocesse dell'anno scorso, si sono attrezzati per una stagione da primi posti e così è stato. Il Sassuolo invece è una novità assoluta, gli emiliani hanno seguito la linea dell'umiltà e del fare gruppo, soluzione poi seguita dal Torino, quando ha capito che avere tante primedonne in squadra era più un danno che un valore aggiunto.

Giovedì Petrachi, durante la presentazione del main sponsor Italporte, ha voluto ricordare il primo anno di Cairo, come ha riportato La Stampa: "Ci sono delle analogie interessanti con quell’avventura che stupì tutto il mondo del calcio. Credo che questo gruppo abbia valori umani e tecnici per farcela. Non dobbiamo fare tabelle, ma giocare partita per partita. Meglio fare un campionato su noi stessi ed essere sempre ottimisti: in tre partite abbiamo dimostrato di avere carattere e con tre vittorie di fila si può invertire un campionato".

Dunque da ora in avanti quello che contano sono solo i punti, e chissà che il miracolo non avvenga prima del previsto, anche perchè molte società di B hanno seri problemi economici e di gestione, con tutto rispetto, checchè si critichi sempre Cairo, il Torino è certamente messo meglio e rimanere un altro anno in B sarebbe non solo una tragedia per il mondo granata, ma anche un'anomalia del calcio italiano.