Torino, meglio pensare alla Roma
Possiamo dire basta polemiche? Siamo arrivati a venerdì e fra due giorni avremo tutte le sentenze del caso, dove ne manca una sola: quale sarà la terza squadra retrocessa. Ricapitolando: Lecce e Reggina sono già in B, l'Inter ha vinto lo scudetto, mentre Milan, Juve e Fiorentina sono in Champions League, c'è solo da stabilire la classifica finale, visto che domenica ci sarà il confronto diretto tra i viola ed i rossoneri per il terzo posto.
Il Toro se la vedrà contro la Roma, dove Totti è in forse, con i granata che aspettano di conoscere l'esito del ricorso presentato da Cairo in merito alla cinque squalifiche comminate dopo la rissa di domenica contro il Genoa. Soprattutto Bianchi dovrebbe essere graziato, uno perchè non ha fatto nulla (è stato scambiato probabilmente con Ventola, apparso più nervoso di Rolandinho), senza contare che il referto parla: "Bianchi e Diana, dopo aver lasciato la panchina, hanno tenuto una condotta aggressiva ed intimidatoria nei confronti di calciatori avversari, ingiuriandoli e spintonandoli". Bianchi ha giocato dal primo minuto e ha pure segnato. Questa è la giustizia sportiva, sempre piuttosto pressapochista. Quale tutela c'è?
Dicevamo le polemiche, che non mancano nemmeno in casa Roma, con il futuro societario sempre in bilico e Spalletti che deve smentire un'intervista mai concessa. Cairo ormai ha dichiarato guerra a Bologna e Genoa, una tattica che serve per far innervosire l'avversario, ma può anche essere un boomerang, perchè il presidente granata deve riprendere quota a livello d'immagine sia con l'ambiente granata che in Lega. Dunque è meglio chiudere una porta su quello che è stato, anche se ci sono episodi che hanno danneggiato il Torino in classifica, e concentrarsi solo sulla partita di Roma, dove occorre vincere, unico risultato che può ancora dare speranze di salvezza. Tutto però dipenderà dall'esito della partita tra i felsinei ed il Catania.