Torino, in crescita Pratali e De Vezze
La sensazione, dopo la partita di ieri contro il Piacenza, è che il Torino ha perso due punti, ma soprattutto non ha fatto il colpaccio che tutti si aspettavano. Rispettando la perfetta media inglese ha portato via un punto dall'Emilia, ma tale considerazione era meglio applicabile quando si davano due punti alle vittorie e non tre come adesso. Alla lunga pareggiare fuori casa non porta a molto, dunque conviene che Lerda pungoli ancora di più i suoi ad essere più cinici sotto rete. Lo dice ogni settimana, ma non abbiamo ancora visto segnali positivi, soprattutto perchè, puntuale, arriva sempre almeno un gol da parte degli avversari.
Dopo il primo tempo c'era quasi la sensazione che questo Toro potesse anche fare a meno di Bianchi, o meglio, potesse sopperire alla pesante assenza senza strapparsi i capelli, ma alla fine, con le tante occasioni perse, c'è invece da considerare che Bianchi è estremamente necessario, anche se il gioco corale ne viene un po' penalizzato. E' piaciuto invece De Vezze, che non solo ha trovato il gol del vantaggio, ma ha dispustato anche un ottimo match come generosità al servizio dei compagni. Chi invece sta tornando ad essere il forte difensore che era all'Empoli, al punto da essere considerato da alcune società di A, è Pratali, che sta dirigendo la difesa in modo quasi impeccabile. Lerda ha scommesso su di lui e ha avuto ragione, da giocatore messo ai margini è adesso diventato uno degli intoccabili di questo Toro. C'è da considerare ancora che forse era il caso di inserire prima Gasbarroni e che era meglio proseguire senza prima punta, perchè l'entrata di Pellicori ha creato solo maggiore confusione di manovra e nulla più. Per fortuna che domenica tornerà Bianchi, necessario per poter sperare di uscire con qualche punto in tasca contro il Siena, altrimenti la media inglese va a farsi f...