Torino, il tempo passa .... e gli acquisti?
Tic Tac Tic Tac facevano le sveglie di una volta, sicuramente fastidiose, ma utili a ricordare che inesorabilmente il tempo scorre. Passano i minuti, passano le ore e passano i giorni e tutto in casa granata sembra immobile e immutato. Mancano i centrocampisti, mancano gli esterni e per misericordia non si aggiunge altro. L’ottimista Ventura ieri diceva che nelle successive quarantotto ore ci sarebbero state delle novità, ne sono passate ventiquattro e nessuna nuova è giunta. E’ doveroso attendere che passino le altre ventiquattro ore prima di prendere atto che risultati positivi non ve ne sono stati, a breve potrebbe essere annunciato l’arrivo di più di un giocatore e quindi gridare al lupo prima che il lupo effettivamente ci sia sarebbe ingiusto, ma il passato, purtroppo, induce a cattivi pensieri.
Cairo continua a ribadire che non vuole giocatori che per accettare la serie B pretendano più soldi di quelli che guadagnano in serie A, giusto. Che i calciatori che vengono al Torino devono avere voglia di vincere e che solo vincendo ci si merita guadagni adeguati, aggiudicandosi premi promozione e contratti da serie A, più che giusto. Che nel calcio non vale la regola che più si spende più si vince, sacrosanto. Però a fronte di questi saggi e condivisibili ragionamenti bisogna farne un altro: se i giocatori che interessano al Torino, anche se sono considerati fondamentali per il sistema di gioco di Ventura, non accettano le proposte di contratto che vengono loro offerte bisogna non perdere ulteriore tempo e virare immediatamente su altri giocatori.
Mancano otto giorni alla partenza per Sappada e la massima urgenza è trovare i centrocampisti e gli esterni alti. Gazzi, Iori, Basha, Magnanelli, De Feudis sono i cinque nomi che circolano da tempo per i centrali di centrocampo, certo non tutti sono prime scelte, ma prenderne due visto che il reparto al momento è sguarnito non sarà poi un’impresa e non va dimenticato che in giro per l’Italia giocatori che impostano il gioco sia in fase di spinta sia in quella di contenimento ve ne sono altri, magari allargare i propri orizzonti ed andare a bussare non sempre alle stesse porte potrebbe rivelarsi una mossa vincente. Stesso discorso per gli esterni alti che nella concezione di gioco di Ventura sono più vicini agli attaccanti che ai centrocampisti, perché non solo debbono far segnare, ma anche loro stessi devono mandare la palla a gonfiare la rete. Guberti, Mannini, Mazzarani, Rivas, Vives (il Lecce lo avrebbe definito incedibile), Gabionetta (se rescinde con l’Hortolandia e se è quello di Pisa e Crotone e non la controfigura di se stesso vista lo scorso campionato) e Izco: le opzioni non mancano. Visto che qualche soldino, 5,5 milioni di euro, nelle casse granata è arrivato con la cessione definitiva di Dzemaili e Malonga è vero che ne sono serviti 1,2 per Ebagua, però ne restano ancora 4,3 che non saranno molti, ma qualche operazione di mercato la si può fare. Cairo apra il portafoglio e Petrachi scandagli il mercato a trecentosessanta gradi …. il tempo scorre Tic Tac Tic Tac.