Torino, il punto è uno solo: il progetto
Non è una questione di soldi, l'ha detto anche Dzemaili e questo discorso probabilmente l'ha fatto anche Bianchi: non vogliamo soldi in più per giocare in B, ma un progetto. Questo è il punto sostanziale cui Cairo, prima ancora di Foschi, deve dare una risposta precisa. Non più a parole, ma a fatti. Non importa che Cairo sia presenzialista e abbia deciso di fare un paso indietro, forse perchè si è esposto troppo, metta pure in mostra se stesso, lo fa con disinvoltura, è un comunicatore e non dice stupidaggini, però faccia seguire i fatti.
Non è vero che Cairo ha il braccino corto, ma finora ha speso male e, in tempi simili, dove il calcio subisce la crisi economica come negli altri sport, bisogna stare accorti, spendere meno e meglio. Parafrasando Obama: si può fare. Per questo è meglio vendere Di Michele ed Amoruso, non rinnovare i contratti in scadenza, anche se Franceschini e Fontana non faranno di certo fallire Cairo. Barone in B è un lusso che nessuno si può permettere e, visto che nelle passate tre stagioni non ha fatto granchè, stentiamo a credere che tra i cadetti possa trovare le giuste motivazioni. Sarà svenduto pazienza. Rosina? A fronte di una buona offerta può andare, altrimenti meglio tenerlo, in B ritroverà quel pizzico di umiltà perduta e diventerà più forte.
Bianchi può essere utile, ma se la Fiorentina l'ha chiesto in prestito, può essere una soluzione per non perderlo definitivamente, senza dover sborsare un ingaggio pesante in B, dove ci sono meno entrate del settanta per cento. Tra i cadetti si gioca duro, dunque più che giocatori di qualità, dove qualcuno serve sempre, ci vogliono dei mastini, come Zanetti, per esempio. Pensiamo che Abbruscato possa fare la differenza, così Ogbonna e Rubin, giocatori che in A stentano ancora, ma fare un anno in B può farli crescere caratterialmente.
Foschi sa come agire, ma è importante sfoltire la rosa, tanti giocatori in questi anni hanno fatto più confusione che altro, mettendo in difficoltà mister e spogliatoio.
Chiudiamo facendo due righe di conti sugli allenatori: Cairo è andato scalando, Camolese è colui che ha guadagnato meno, duecentomila euro per nove partite, Colantuono è, in proporzione, il più economico, 450mila euro, da questo si denota che ha fatto anche una scelta di cuore. De Biasi è stato il più costoso nel corso degli anni, tra esoneri, ritorni e buonuscite Cairo per lui ha sborsato oltre tre milioni di euro, 1,5 milioni di euro per Zaccheroni, 1,7 per Novellino. Quanti giocatori di qualità avrebbe comprato? Da non dimenticare che De Biasi èancora sotto contratto fino a giugno 2010, sperando che trovi una nuova squadra. Ma chi glielo fa fare?