Torino e Juventus, due pesi e due misure

12.05.2010 08:52 di  Marina Beccuti   vedi letture
Torino e Juventus, due pesi e due misure
TUTTOmercatoWEB.com

Domenica 10 maggio 2010: piovono bombe carta da una curva all'altra durante Juventus-Parma. Sono i tifosi bianconeri a cominciare il lancio verso i dirimpettai ducali. Viene momentaneamente sospesa la partita e i capitani delle due squadre fanno un appello ai loro supporters di calmarsi. Non ci siano feriti gravi, è un miracolo. Non è la prima volta quest'anno che i tifosi della Juve si macchiano di atti violenti, più gli striscioni di pessimo gusto contro Balotelli. Essendo recidivi si aspetta la squalifica del campo. Invece no, arriva solo una multa alla società di 30mila euro. Deve sempre scapparci la tragedia per prendere provvedimenti seri, altrimenti diamoci una stretta di mano e finiamola lì. Tra l'altro uno degli inviati di Sky si affretta a smentire che non si trattava di bombe carta, bensì di soli petardi, piccoli innocui petarsi di quelli non usati a Capodanno, che fanno un bel fumo e un po' di rumore, nulla più.

Stadio delle Alpi, 22 febbraio 2003, va in scena Torino-Milan, anticipo serale, con i rossoneri che infliggono ai granata un sonoro 0-3 (2' Inzaghi, 43' e 45' Seedorf) ed il Toro è sul baratro della serie B. Siamo nel periodo della contestazione a Cimminelli e una piccola parte di tifosi granata sfonda un vetro per fare invasione di campo, vola qualche seggiolino e la polizia lancia lacrimogeni, qualcuno tenta di entrare in campo, ma vengono bloccati dalle forze dell'ordine sulla pista di atletica. L'aria è irrespirabile. Non è invasione di campo, se mai è un tentativo. Multa per il vecchio Torino Calcio? Niente affatto, viene squalificato il campo per cinque giornate. Aprendo una parentesi, anche la settimana scorsa all'Olimpico di Roma alla fine di Inter-Roma, con i nerazzurri che hanno appena conquistato la Coppa Italia, un tifoso giallorosso riesce ad entrare sul terreno di gioco e per un pelo viene fermato prima che colpisca Cambiasso. Ovviamente nessuna squalifica allo stadio romano e anche qui non è la prima volta che succedono tafferugli fuori e dentro il campo.

Morale? Nel calcio,  non lo scopriamo certo adesso, vengono sempre usati due pesi e due misure, dove a pagare sono sempre le squadre a basso potere politico. Per chiudere uno stadio di quelli ritenuti zona franca, deve scapparci la tragedia, dove poi si piange, ci si indigna ma solo a fatti gravi avvenuti.