Torino e il nodo Lista Uefa. Facciamo chiarezza

02.06.2014 13:48 di  Matteo Maero  Twitter:    vedi letture
Torino e il nodo Lista Uefa. Facciamo chiarezza
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© foto di Diego Fornero/TorinoGranata.it

Un Torino europeo non è di certo una novità: i Granata infatti hanno visto l'europa durante gli anni '70, '80 e '90, con una breve apparizione anche nel 2002 (Coppa Intertoto). Tuttavia, la prolungata assenza dallo scenario continentale ha visto il Toro spettatore disinteressato dei numerosi cambiamenti normativi attuati dalla Uefa, tra cui l'introduzione delle Liste UEFA. 

Come dice il nome stesso, la lista UEFA contiene i giocatori che una società decide di rendere utilizzabili per una competizione europea. Le regole da rispettare nella composizione della rosa sono elencate qui di seguito e fanno parte dell'articolo 18 dello statuto della UEFA Europa League.

- Nella Lista Uefa non possono esserci più di 25 giocatori

- 8 di questi giocatori devono essere cresciuti nel vivaio della squadra e/o cresciuti in un vivaio di una squadra italiana qualsiasi. (comma 10)

I giocatori nati dopo il 1 gennaio 1993 possono essere registrati liberamente, senza coercizioni, nella cosidetta "Lista B"

Se sulla prima regola ci sono pochi dubbi, sulla seconda va spesa qualche parola in più. Questa regola prevede che 8 dei giocatori inseriti nella lista siano cresciuti nel vivaio granata oppure in quello di un'altra squadra italiana non dilettantistica affiliata alla FICG. Inoltre, affinché il comma 10 venga rispettato, il giocatore deve aver militato nei o nei vivai per tre anni consecutivi.

Come si presenta il Toro attuale "davanti" al comma 10? Attualmente, i giocatori "elegibili" (al netto dei possibili o sicuri partenti sono 7, ovvero Daniele Padelli (Lecco e Como), Lys Gomis (Vivaio granata), Cesare Bovo (Roma), Emiliano Moretti (Lodigiani), Matteo Darmian (Milan), Alessio Cerci (Roma) e Giuseppe Vives (Afragola e Sant'Anastasia).

Allo stato attuale rimarrebbe un solo posto vacante, che probabilmente verrà assegnato all'ex Primavera Filippo Scaglia (22), che dovrebbe rimanere definitivamente in granata dopo l'esperienza positivia al Cittadella. Tuttavia, in caso di ulteriori cessioni tra i 7 precedentemente elencati, il Toro non dovrebbe avere assolutamente alcun problema a riempire le o la casella rimanente, vista la moltitudine di giovani, reduci o meno da prestiti come Bellomo, pronti ad essere lanciati.