Torino, basso profilo sul ripescaggio in Europe League
Il Parma sta cercando ogni cavillo per non essere estromessa dalla Europe League, visto che al momento non ha ottenuto la licenza Uefa e senza questo passaggio obbligato non può partecipare alle coppe europee. Il Torino non sembra propenso a presentare ricorso, anche se ne avrebbe diritto, come ha commentato l'avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo: "L’articolo 21 comma 6 del Codice dell’Alta Corte del Coni dice che il Torino può esercitare i propri diritti, entro due giorni dal deposito del ricorso da parte del Parma. Ma l'ultima parola spetta all’Alta Corte".
Cairo però non sembra intenzionato a muoversi, in attesa del verdetto atteso per il 28 maggio, con la Figc che appoggerà la società ducale.
Ma non sarà la data del 28 maggio a chiudere i conti, infatti qualora al Parma fosse confermata la mancata licenza, la società di Ghirardi può richiedere un nuovo ricorso davanti alla giustizia ordinaria oppure andare al Tas di Losanna. Mentre, dopo la decisione del terzo grado di giustizia, la Figc ha tempo fino al 30 maggio per presentare all'Uefa la lista delle sei squadre che prenderanno parte alle coppe europee. E per quella data il nome della sesta partecipante potrebbe non essere ancora certo. Un'attesa snervante per tutti.