Torino, a Crotone per il riscatto dopo due partite choc
Il Torino arriverà a Crotone consapevole di non poter sbagliare partita perché, dopo la scoppola del 4-0 nel derby e il pareggio in casa contro il Verona, una squadra ben al di sotto, sulla carta, della forza granata, ha aperto le porte ad alcuni dubbi. E’ questa la squadra giusta per poter raggiungere l’Europa? Sinisa Mihajlovic è stato messo in croce per aver caricato troppo i suoi contro la Juventus e di non essere riuscito a far mantenere l’attenzione fino all’ultimo contro il Verona. In virtù del fatto che la squadra è rimasta in dieci per l’infortunio di Belotti e Miha aveva già fatto tutti e tre i cambi.
Dopo la sosta per la Nazionale, il Toro si presenterà al cospetto della squadra allenata da un vecchio cuore granata come Davide Nicola, che i tifosi sognano di vederlo un giorno sulla panchina torinista, privo proprio del suo centravanti per antonomasia, ma potrà recuperare Davide Baselli, assente due settimane fa per squalifica. Proprio il centrocampista bresciano dovrebbe essere il nuovo capitano, in assenza di mister cento milioni, come ha fatto intendere Mirco Valfiori. Una bella responsabilità per un giovane che si sta imponendo nella squadra per diventarne un leader, Belotti permettendo.
La partita di Crotone diventa molto delicata perché un altro risultato negativo potrebbe minare l’autostima della squadra, che farebbe fatica poi a recuperare mentalmente per andare ad incontrare nelle successive giornate la Roma in casa, la Fiorentina al Franchi, il Cagliari al Grande Torino e poi l’Inter a San Siro. Prove che diranno se il Toro potrà davvero ambire a quell’Europa che aprirebbe le porte anche al rinnovo automatico del contratto di Mihajlovic.
Sulla carta il Toro dovrebbe avere la meglio sui calabresi, ma le squadre di Nicola sono compatte e ordinate in campo e questo potrebbe creare qualche scompenso tra i granata, che invece non hanno ancora l’equilibrio giusto tra difesa e attacco, con un centrocampo forse troppo evanescente anche per il modulo di Miha, il 4-2-3-1, che potrebbe essere modificato proprio per l’assenza di Belotti, anche se Boyè dovrebbe diventare il suo sostituto ideale, spostando più indietro Niang.
In difesa, con la probabile assenza di Barreca, si potrà contare su Ansaldi, che è una bella scoperta, con Moretti o Molinaro che rappresentano l’esperienza, così N’Koulou si sta mettendo in evidenza come giocatore volitivo che può far ripartire l’azione.
Quello che appare certo è che sarà una bella partita, pazza e senza tatticismi inutili, proprio come piace a Mihajlovic e crediamo anche a Nicola, che spera di fare bella figura al cospetto del “suo” Toro.