Torino 1-0 Copenaghen, le pagelle. Quagliarella decide, Sanchez Mino ispira

02.10.2014 21:03 di  Matteo Maero  Twitter:    vedi letture
Torino 1-0 Copenaghen, le pagelle. Quagliarella decide, Sanchez Mino ispira
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Gillet 6: Ministrante. Nulla più che una risicata ordinaria amministrazione.

 

Maksimovic 6: Audace. Oltre ad una precisa fase difensiva, l'esterno sinistro del trio di difesa non disdegna di spingersi in avanti portando palla, creando una sorta di collegamento tra difesa e fase offensiva. La tecnica personale gli permette di svolgere questo compito con la dovuta attenzione.

Glik 6: Concreto. Malgrado non sia chiamato ad interventi impossibili, compie una concreta prestazione in copertura, matenendo solide e compatte le linee difensive, chiudendo gli spazi pericolosamente sfruttabili dall'attacco danese.

Moretti 6,5: Urlo in gola. I legni sono un leitmotif del Toro "europeo" e stavolta tocca a Moretti comprenderlo. Il suo colpo di testa poteva e doveva avere un risultato diverso. Prestazione come sempre grintosa, ma ordinata, in difesa, laddove non fa mai mancare il suo grande contributo, soprattutto d'esperienza.

 

Darmian 6: Stanco. Palesa un filo di stanchezza, che lui stesso combatte efficacemente, almeno fino al 70'. Sulla fascia trova praterie tutte da solcare e le sfrutta nel migliore dei modi, dando profondità e proferendo importanti "suggerimenti". Cala con il passare dei minuti.

Benassi 6: Acerbo. Si estranea dal gioco per larghi tratti, apparendo ad intermittenza, difetto di chi come lui è ancora acerbo ed ha davanti ancora un lungo percorso di crescita. Nel secondo tempo sembra scendere in campo con un piglio decisamente diverso, proiettandosi maggiormente in avanti e cercando di immedesimarsi maggiormente nel gioco.

Gazzi 6: Diligente. Oltre alla buona interdizione, mostra alcuni numeri di eleganza calcistica non da lui, soprattutto nel primo tempo. Rischia di fare le frittata su Amartey, ma la difesa chiude ed evita il madornale errore.

Sanchez Miño 7: Bello. È lui l'ispiratore della manovra granata, la qualità della manovra offensiva. Nelle azioni chiave c'è sempre, facendosi trovare in posizione, dispensando aperture ed appoggi precisi e talvolta geniali. Nel primo tempo deve cimentarsi anche in copertura, laddove va leggermente in difficoltà. (67' El Kaddouri 6)

Molinaro 7: Aratro. Un ottimo ritorno da titolare per l'ex Parma, che gioca 90' minuti ad alta intensità. Sebbene i cross non siano sempre precisi, dà profondità, velocità ed efficacia alla manovra, facendosi vedere anche nei momenti di finalizzazione e scarico. Gislason non prova nemmeno a fermarlo.

 

Amauri 5,5: Statico. In attacco è presente solo alle sue condizioni. Non cerca mai di farsi vedere da chi deve impostare o appoggiare e questo inficia grandemente e gravemente il suo potenziale d'attacco. Da rivedere, ancora. (78' Larrondo SV)

Martinez 6: Trottola. La frenesia iniziale, non poco limitante, si trasforma con il passare dei minuti in forza esplosiva. Con la sua grande velocità brucia costantemente Hogli, seminando il panico nella retroguardia danese. Purtroppo, la garra risulta piuttosto sterile: va per due volte vicino al gol, ma finisce per sprecare a causa della troppa foga. (72' Quagliarella 6,5: Si procura il rigore decisivo e lo segna. È il matchwinner e se lo merita.)