Serie A e Serie B: il mercato le avvicina
Magari fosse Rafa Benitez, la Juve ha bisogno di competenza. Se non fosse possibile subito, io cercherei di portarmi avanti con il lavoro per giugno. Benitez per distacco: ha classe, ne capisce tanto, non ha bisogno di consigli. E sarebbe la scorciatoia migliore per uscire dal famoso equivoco Lippi e dei consigli maledetti. Ma che bisogno ha la Juve di Lippi, non potrebbe camminare in piena autonomia? Pazzesco che, dopo un grafico da zona retrocessione nelle ultime partite, Ciro Ferrara non abbia maturato la decisione di dimettersi. Dicono: ma è un ragazzo simpatico. Certo, chi lo discute? Ma il lavoro è lavoro: se non rendi, devi andare, altrimenti è una farsa. Ferrara non si era dimesso dopo il tonfo con il Bayern, e avrebbe dovuto farlo. Non gli è servito incassare ceffoni e ripetizione per maturare la saggia idea. Incredibile come ci tenga ad andare avanti. Incredibile come nelle recenti conferenze stampa sia riuscito a dare frecciatine, come se fosse reduce da chissà quale impresa… A pensarci bene l'impresa la sta portando a compimento: se lo lasciassero ancora lì, potrebbe far uscire definitivamente la Juve non soltanto dalla zona Champions ma anche dall'Europa di servizio. Impresa del secolo. Ma chi dovrebbero mettere al suo posto? Rispondo così: chiunque. Visto che non si dimette, visto che ha il coraggio di parlare e di trovare quasi giustificazioni, la Juve – se fosse la Juve – lo avrebbe dovuto giubilare. Spero che intervenga la famiglia, la proprietà. Spero che la Juve torni ad essere autorevole come un tempo. Spero che, arrivando Benitez, sia finita l'era di Blanc (ha fallito), annessi e connessi i vari Secco, Castagnini (chi?) e compagnia perdente. Ridategli la Juve, ridatela ai tifosi che l'hanno persa da un pezzo, eppure nessuno si degna di agire. E se fosse un traghettatore? Io direi Giovanni Trapattoni per distacco, in attesa dell'esimio Rafa. Ma intanto avanza l'ipotesi Zaccheroni, contatto nelle prossime ore. Rafa domani, non sarebbe male. Ma Blanc cosa ci farebbe, ancora lì, dopo tutti quei danni? Lodo inammissibile: così la Lazio, in un freddo pomeriggio milanese, ha recuperato posizione nei riguardi di Ledesma. E ora che succede?, mi hanno tormentato con e-mail e una valanga di sms. Che succede? Facile: l'Inter ci proverà, malgrado le inevitabili smentite di Moratti. Altrimenti andrà su Miguel Veloso, oppure su un nome a sorpresa. Ci proverà perché sa che Ledesma resta e probabilmente resterà un separato in casa nella Lazio. Ci sarebbe una sola soluzione: rinnovo del contratto fino al 2013 almeno e pace al punto da poterlo utilizzare fin da subito. Sarà questa la svolta? Bah… Credo che l'offerta dell'Inter sia congrua: otto milioni oppure otto e mezzo più la metà di Khrin è un'ottima offerta, considerato che Ledesma andrà in scadenza tra diciassette mesi. Situazione apertissima fino all'ultimo minuto di mercato, quindi fino alle 18,59 di lunedì. Intanto, aggravante per la Lazio, tiene aperte tutte le soluzioni, non tutela granché i tifosi e il giusto desiderio dei tifosi di vedere una squadra più competitiva: Eguren finalmente arriva; Ricardo Costa, Zuniga e Gonzalo Rodriguez sono in stand-by, in attesa di notizie. Ma la classifica non basta e avanza per svegliare Lotito? Incomprensibile. Il derby ha segnalato la straordinaria prova di forza dell'Inter (i primi venti minuti straripanti, ineccepibili, emozionanti) e lo splendido fair-play di Leonardo che avrà bucato l'approccio alla partita ma che ha reagito da signore a tutte le considerazioni velenose del post-gara. Io credo che Leonardo, considerate le premesse estive, abbia fatto un lavoro fantastico riuscendo (contrariamente a Ferrara) ad uscire da solo – con la forze delle idee – dai momenti più duri. Magari non vincerà lo scudetto, ma quando non ha Zambrotta, Nesta e Pato in un colpo è difficile pensare che possa fare i miracoli. Un solo appunto, ripeto: l'approccio migliore nel derby, una squadra più assatanata, avrebbe aiutato. Ma evidentemente con l'Inter attuale è quasi impossibile. Napolè mille colori. Napolè mille emozioni. Che spettacolo la squadra di Mazzarri, che soddisfazioni per un popolo – quello del San Paolo e non solo – che meritava momenti così. Napoli è da Champions, merita la Champions. Non mi permetto di entrare nelle strategie di mercato, lascio la palla a De Laurentiis e Mazzarri. Mi permetto soltanto di dire che quando vai così bene, e il Napoli sta andando alla grande, ci sono due strade. La prima: toccare poco o nulla di quel gruppo, per non compromettere gli equilibri. La seconda strada: fare un investimento tecnico importante, perché quando le cose vanno bene non si deve smettere di operare per il bene di tutti. Il Napoli ha scelto, forse, la prima strada. Io avrei inserito un pezzo da novanta, magari D'Agostino, pur riconoscendo a Mazzarri la grande qualità di aver recuperato Cigarini, brillante a Livorno e molto più combattivo e presente rispetto alla prima parte della stagione. Un solo consiglio a Bigon: inauguri la nuova e affascinante avventura da diesse con qualche cessione importante, non soltanto in prestito, per motivare la presenza nell'organigramma. E' troppo semplice andare a spendere quattro milioni circa per Dossena, quando papà De Laurentiis apre la cassaforte. Una prodezza in uscita è il minimo che Bigon debba e possa fare. Per consigli si rivolga a Corvino che soltanto raramente si rifugia nel prestito. Il Parma ha ormai raggiunto l'accordo con l'Inter per Jimenez, imminente ritorno in Italia. Conosco Luis dai tempi di Terni, ha mezzi enormi, ma non mi piace il suo carattere: se avesse una grinta pari al 40 per cento delle sue doti tecniche, avrebbe sfondato. Invece, spesso gioca una partita buona e si nasconde. Gli auguro la svolta al Parma, ormai non è più un ragazzino. Il Livorno ha bloccato Di Gennaro, lo avrà lunedì dal Milan, come abbiamo anticipato nel pomeriggio di ieri. Un centrocampista di qualità e basta (scaricato Troiano) nella speranza che Spinelli non abbia qualche altra uscita che può destabilizzare. Sono con Cosmi e ho perfettamente condiviso la sua reazione (con dimissioni), poi rientrata. Il Bari aspetta Cerci e Pit, vorrebbe Terlizzi ma il Catania per il momento non accetta lo scambio con Langella. Il Genoa ha impostato uno scambio Mudingayi-Zapater (se accetta) con il Bologna, ma potrebbe prendere un altro centrocampista in giro per l'Europa. La Sampdoria deve ingaggiare un difensore dallo scorso luglio, rinviare ancora sarebbe deleterio. Caso Cassano: risolvere entro il primo febbraio, in un modo o nell'altro, diventa fondamentale. Altrimenti, sarà una gestione difficile. L'Udinese insegue una punta: difficile al momento Pinilla, ipotesi Okaka. E D'Agostino cosa farà, parcheggio in panchina senza soluzione di continuità? Non è una bella prospettiva. Il Siena deve sbloccare un mercato complicatissimo, dubito che il Bologna possa cedere Portanova, sarebbe una follia. A proposito: complimenti a chi ha consigliato Gimenez, non è farina del sacco di Salvatori. Con Succi l'ottimo Colomba ha un altro ottimo terminale offensiva: la salvezza non è utopia. L'Atalanta ha sognato di notte Pippo Inzaghi e ha capito che sarebbe stato complicatissimo, arriverà un centrocampista, non mi convince Baseggio ma può darsi che mi sbagli. Il Catania aspetta Pavone e per il momento dice no a due opportunità: il Siena propone Fini e il Bari Langella, sempre con Terlizzi come contropartita. La Fiorentina è a posto così. La Roma cerca di blindare Taddei, sono convinto che su Julio Baptista possa esserci ancora qualche news. Il Chievo strizza l'occhio a Jokic, esterno sloveno di discreta prospettiva. In serie B mi aspetto molto ancora dal Torino, ma per Petrachi vale lo stesso discorso fatto per Bigon: per giustificare la presenza alla corte di Cairo deve brillare con qualche cessione importante, al momento non si è degnato, eppure l'organico è extralarge. Il Toro ha in mano Genevier e mi stupirei se non lo prendesse, marca da vicino Stevanovic e Sestu, non ha smesso di inseguire Makinwa, per Di Michele aspetta una risposta del Lecce. Quelli in scadenza forse non si muoveranno: il discorso vale per Bruno e forse Pinardi del Modena, ma anche per Cellini e Ruopolo dell'Albinoleffe. E il Vicenza non intende privarsi di Sgrigna, ma daranno un attaccante (serve come il pane, ogni riferimento a Bjelanovic non è puramente casuale) a Maran? Registi in lista di sbarco: Bernardini piace proprio a Mondonico, il Piacenza è tra Volpi e Paro, Loviso non intenderebbe muoversi ma non intende muoversi. La Reggina spera ancora di convincere Terlizzi se non andrà in serie A. Il Grosseto ha in pugno Mauretto Esposito, spera sempre di agganciare Madonna e resiste strenuamente alle offerte per Pinilla. Il Crotone sta piazzando due colpi a sorpresa: il difensore Viviani, ex Pisa, dal Taranto e l'attaccante Ciro Ginestra, c'è ormai un accordo con il Gallipoli e con il diretto interessato. L'Ascoli ha appena aggiunto D'Agostino ha un organico competitivo dalla cintola in su, piace Colombo per la fascia destra. Il Padova cerca un difensore, ha confermato Sabatini (evento più unico che raro dopo otto sconfitte nelle ultime dieci partite, nella speranza che l'allenatore si dia una mossa). La Salernitana è indecisa su Caputo (piace a Cesena e Brescia) e blocca Pellicori, mentre Soligo resterà malgrado sia in scadenza.