Prandelli e la Nazionale, dov'è finito il codice etico?

08.11.2011 08:48 di  Marina Beccuti   vedi letture
Prandelli e la Nazionale, dov'è finito il codice etico?
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Personalmente sono rimasta delusa da Cesare Prandelli, per come ha minimizzato il Montolivo che ride durante il minuto di silenzio per gli alluvionati di Genova. In pratica il ct della Nazionale ha chiesto di chiudere il caso, in fondo era stato solo un problema di... aerofagia, che aveva fatto ridere Gamberini e di conseguenza l'ex capitano viola. Montolivo sarà probabilmente cliente della pizzeria Rutto Libero di Firenze, che esisteva, almeno fino a qualche anno fa, ed era proprio un covo di tifosi gigliati, ma al di là dei suoi problemi gastrici, questa storia mette in evidenza quanto siano superficiali certi giocatori, che non si rendono nemmeno conto che oggi hanno tutti gli occhi puntati addosso, tra telecamere e video fatti con i telefonini, che in un amen vanno su Internet e diventano di dominio pubblico. Prandelli ha messo un codice etico, ad esempio se un giocatore del giro della Nazionale si fa espellere per proteste non viene convocato, così come compiere atti che possano minare la reputazione, e qui parecchie volte Balotelli è stato fuori.

Dal mio punto di vista Montolivo, pur avendo chiesto scusa, ma solo perchè è stato colto in fallo, non doveva essere convocato, tanto per come gioca attualmente non sarebbe stata nemmeno una grande perdita per l'Italia. Invece il Mago di Orz ha minimizzato, dando l'impressione di non essere equo nelle sue decisioni. Uno spiacevole episodio al quale non è stata data la giusta importanza. Ce la prendiamo con i tifosi che fanno cori poco edificanti durante i minuti di silenzio e poi lasciamo passare un gesto simile, che ha ferito tutta una città e non solo, anche la gente sensibile, ma soprattutto ha danneggiato l'immagine dei calciatori, che spesso passano per stupidi e qualche volta lo sono per davvero. Per fortuna c'è l'altra parte della medaglia, la faccia triste di Rolando Bianchi per contrastare la superficialità di Montolivo. Sinceramente Prandelli mi ha delusa, il dolore l'aveva reso uomo forte, non perda quella sua sensibilità che l'ha fatto amare dal mondo intero.