Olimpico, scontro tra il Torino e lo stadio
Lo stadio Olimpico di Torino non piace ai granata, forse nemmeno alla Juve, che però per la stagione 2011/2012 tornerà a giocare nel nuovo Delle Alpi, gentilmente "regalato" dalla città di Torino. Al Torino resterebbe appunto l'ex Comunale, che però non interessa a Cairo, che nel frattempo potrebbe vendere, per chi ci crede possa esistere un compratore. Non è solo un problema di ipoteche, ma perchè non ha molti margini per crearci un business commerciale, come invece può fare la Juve alla Continesse per quello che diventerà lo stadio Conad, in nome della struttura commerciale che aprirà i battenti. Se mai la Lidl fosse davvero interessata al Torino, l'Olimpico, che senza i bianconeri dovrebbe prendere il nome di Stadio Grande Torino, potrebbe rispondere invece con lo stadio Lidl, meno affascinante di Flying Emirates, ma andrebbe bene lo stesso se arrivassero soldi.
Sbriglio, Assessore allo Sport della città della Mole, su La Stampa commenta: "Bisognerebbe capire perché il Toro non si trova bene lì. Io da tifoso granata che frequentava la Maratona al Comunale non sento di aver perso la mia casa. Questo è uno stadio bello, dove si vede bene e che ha la capienza giusta, ovvero 30mila posti, per il Torino. Quando andrà via la Juve, lo si affitterà il Toro perché l'ipotesi “due squadre, due stadi” è sempre valida per la Città che non ha mai chiuso le porte a Cairo ed è aperta e disponibile a ragionare con lui". Qualche giorno fa Sbriglio più che voler trattare con Cairo sembrava più interessato a trovare un nuovo acquirente. L'Olimpico, se si vuole estrapolare qualche attività interna, non ha molti margini di manovra, al limite può trovare spazio la società, un po' come ha fatto la Fiorentina, che ha la sua sede all'interno del Franchi.
Sbriglio però paventa possibili nuovi scenari: "Siamo disponibili a trovare una soluzione per chi è interessato ad aver uno stadio suo, che sia il Toro con o senza Cairo. Sull'area di corso Sebastopoli il piano regolare prevede spazi commerciali più la possibilità di costruire un albergo tra via Filadelfia e corso Agnelli. Cairo usa la storia delle ipoteche, che stiamo risolvendo, come un pretesto". Prima di parlare di pretesti sarebbe ora che il Comune risolvesse la questioe ipoteche, anche quelle sul Fila. Anche perchè solo il Comune può risolvere questa situazione e fino a che non si chiude la questione tutto rimane aleatorio. In seguito, Cairo o chi nel frattempo potrebbe averlo sostituito, potrà fare il passo successivo. Ma non tiriamo troppo la corda da una parte e dall'altra. Ci vuole rispetto, soprattutto per il Toro.