Nell'era dei tre punti prevale il pareggio per i granata alla prima

Due vittorie, quattro pareggi e due sconfitte in otto debutti di stagione in serie A. Con il Siena non ancora sciolto il dubbio in casa granata se adottare il 4-2-4 o il 4-3-3.
24.08.2012 12:17 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Nell'era dei tre punti prevale il pareggio per i granata alla prima
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Come finirà Siena - Torino è impossibile saperlo, ma per quanto possano contare le statistiche, e un certo valore l’hanno, nell’era dei tre punti per la vittoria, quindi dalla stagione 1994-1995, il Torino alla prima di campionato in serie A ha collezionato due vittorie, quattro pareggi e due sconfitte. Da quando il presidente è Cairo solo risultati positivi al debutto in A: due pareggi e una vittoria. Ovviamente tutti in casa granata sperano che domenica sera s’incrementi il numero delle vittorie giungendo a tre, chi è più legato ai detti penserà subito “non c’è due senza tre” e chi ama la simbologia “tre numero perfetto”, che dire tutti auspici positivi.

Ma tornando alle statistiche, nella stagione 1994-1995 il Torino chiuse il campionato all’undicesimo posto con 45 punti, sulla sua panchina si succedettero Rampanti, dalla prima alla terza giornata, Vieri, nella quarta, e infine Sonetti. Il bomber fu Rizzitelli con 19 reti all’attivo e la prima giornata non fu positiva per i colori granata perché ci fu la sconfitta casalinga per due a zero inflitta dall’Inter.
Nella stagione successiva si piazzò sedicesimo e fu retrocesso avendo conquistato solo 29 punti. Fu allenato da Sonetti, fino al cinque dicembre, da Scoglio fino al ventisei marzo e terminò la stagione Vieri. Il realizzatore più prolifico fu Rizzitelli con 11 gol, ma il Torino insieme al Napoli fece registrare il peggior attacco con 28 reti, anche in questa stagione la prima in trasferta a Firenze fu negativa con la sconfitta per due a zero.
Nella stagione 1999-2000 arrivò quindicesimo con 36 punti e retrocedette nuovamente. Ad allenarlo c’era Mondonico e i diciotto gol di Ferrante non bastarono. La prima partita a Bologna terminò zero a zero.
Nel campionato 2001-2002 altro undicesimo posto con 43 punti e a guidare quella squadra c’era Camolese. Il bomber fu Ferrante con 14 reti e i granata con Roma, Milan e Brescia, si distinsero per l’aver collezionato il maggior numero di pareggi: tredici. La prima uscita fu a Udine e finì due a due (12’ Galante, 44’ Osmanovski e i padroni di casa rimontarono con Muzzi al 62esimo e Pavon al 65esimo).
Stagione 2002-2003 diciottesimo posto e 21 punti con conseguente retrocessione. In panchina si susseguirono Camolese, fino al 25 ottobre, Zaccarelli, per tre giorni, Ulivieri fino al 23 febbraio, poi di nuovo Zaccarelli fino al 24 aprile e infine Ferri. Ferrante fu il giocatore che realizzò il massimo numero di reti: sei. Magra consolazione la vittoria casalinga all’esordio con il Bologna per due a uno (4’ Conticchio, pareggio su rigore di Vanoli al 34esimo e gol partita all’89 di Castellini).
Nell’era Cairo, nel campionato 2006-2007 sedicesimo posto con 40 punti. In panchina prima ci fu De Biasi fino al 7 settembre, poi Zaccheroni fino al ventisei febbraio e infine il ritorno di De Biasi. Rosina fu il capocannoniere granata con 9 gol, ma il Torino comunque fece registrare il peggior attacco con sole ventisette reti all’attivo. La prima gara fu disputata in casa con il Parma e finì uno a uno (53’ Budan e pareggio di Stellone al 90esimo).
L’anno successivo, 2007-2008, quindicesimo posto con 40 punti. Gli allenatori furono Novellino, fino al 15 aprile, e De Biasi. Rosina fu l’attaccante più prolifico con 8 reti. Il Torino, con Atalanta e Genoa, ricevette il maggior numero di cartellini gialli: centosedici. Nella gara con la Lazio, il 27 gennaio, terminata zero a zero i gialli furono ben quattordici. Disputò, il 23 febbraio, anche la partita con più gol con il Parma finita  quattro a quattro (11’ e 68’ Stellone, 45’ Natali e 82’ Di Michele; per il Parma segnarono 29’ e 32’ Gasbarroni, 42’ Morrone e 43’ Budan). La prima partita a Roma con la Lazio fu pareggiata due a due (56’ Pandev, 61’ Rocchi e il Torino al 34’ era andato in vantaggio con Rosina e al 68esimo aveva pareggiato con Vailatti).
Nell’ultima stagione disputata in A, 2008-2009, diciottesimo posto con 34 punti e conseguente retrocessione. Alla guida del Torino ci furono De Biasi, fino al 7 dicembre, Novellino, fino al 23 marzo e Camolese. I granata fecero registrare il maggior numero di sconfitte: venti. Bianchi fu il più prolifico con nove gol. Il debutto fu positivo con la vittoria casalinga per tre a zero ai danni del Lecce (29’ rigore Rosina, 33’ Zanetti, 75’ Bianchi).

Chi ben comincia è a metà dell’opera si dice e Ventura e i suoi ragazzi faranno di tutto per non contraddire questo proverbio. A Siena non sarà sicuramente della partita il neo granata Cerci, che deve scontare un turno di qualifica, conseguente a un giallo rimediato nell’ultima gara della passata stagione che gli ha fatto infliggere lo stop per somma di ammonizioni. Per il resto è ipotizzabile un 4-2-4, magari con la variante del 4-3-3. Se la difesa sembra certa con Gillet, Darmian, Glik, Ogbonna e Masiello, i dubbi che deve ancora sciogliere Ventura sono a centrocampo e di conseguenza in attacco. Gazzi e Brighi o Gazzi e Vives o Gazzi, Brighi e Vives. Invece la spinta propulsiva e i gol sono richiesti a Stevanovic, Bianchi, Meggiorini o Sgrigna, Verdi oppure Stevanovic, Bianchi e Meggiorini o Sgrina con Sansone e Santana pronti a subentrare in entrambe le soluzioni.