Mercato buono ma imperfetto. Benassi e Zappacosta sono due cessioni pesanti
Finalmente è finito il mercato e si torna a parlare di calcio giocato, che è poi la prova lampante se si è lavorato bene o male durante la fase dei trasferimenti. Prima degli ultimi botti in entrata il Torino ha pareggiato a Bologna e vinto contro il Sassuolo, conquistando quattro punti. Un buon inizio senza dubbio, con due avversarie non esaltanti, ma comunque pericolose sulla carta. Dal ritorno in campo, dopo la sosta per la nazionale, si comincerà a capire la reale caratura di questo Toro.
Niang finalmente è arrivato e sicuramente la sua forza fisica sarà fondamentale per l'attacco granata, insieme a Ljajic si va verso uno schema offensivo che avrà fantasia e corsa, con invenzioni che potranno fare divertire i tifosi. Già perchè Belotti alla fine è rimasto e questa è la notizia positiva dell'intero mercato granata, tenendo conto che Cairo ha mantenuto la promessa in quanto nessuno si è fatto avanti con cento milioni. Una clausola importante anche per il giocatore, perchè poteva essere ceduto per cinquanta milioni ma, andando in un club di caratura internazionale, avrebbe rischiato di fare anche panchina, cosa che non ci voleva in previsione dei mondiali 2018.
Un acquisto molto importante è stato quello di N'Koulou in difesa, magari poco strombazzato ma sicuramente eccelso perchè è un calciatore che sa giocare molto bene il pallone e anche con lui il dfivertimento per i palati fini è assicurato. In porta c'è un grande portiere come Sirigu, il quale ha avuto solo sfortuna a non trovare spazio negli anni passati all'estero, quello che sarebbe successo a Belotti fosse finito in squadre come Chelsea, Psg e così via. Ma il portiere sardo è sempre stato nel giro della nazionale e sa il fatto suo. Di bella presenza, sembra anche essere un uomo importante nello spogliatoio.
In difesa, in attesa di vedere sbocciare Lyanco, ci sono due giovani provenienti dal vivaio, Barreca e Bonifazi, che possono essere il futuro del Toro, due giocatori che, se messi in vendita, avrebbero avuto la fila di acquirenti. Barreca piaceva alla Roma e Bonifazi allo Zenit. Fin qui tutto bene, ma c'è anche qualche dubbio che ci fa riflettere. Un buon mercato sicuro, ma qualcosa in più poteva ancora essere fatto, sempre nel contesto di crescita di squadra e societaria. Non dimentichiamoci che Cairo è un imprenditore potente che può emergere anche nel calcio con una squadra che non punta solo all'Europa minore, ma anche a quella maggiore.
Intanto sono stati venduti due giovani nazionali, Benassi, 23 anni a settembre, e Zappacosta, 25, che hanno portato ad un'entrata di circa 43 milioni nelle casse societarie, dei quali venti sono stati spesi per Niang, l'acquisto più costoso di questa sessione di mercato granata, ma in cassa comunque c'era un altro tesoretto arrivato dalle passate cessioni. Di certo il Torino sta bene finanziariamente e ancora una volta sarà un esempio per un corretto bilancio.
Nel frattempo sono arrivati Burdisso, 36 anni, svincolato, Ansaldi, 31, buon acquisto, anche se non sempre titolare nell'Inter, e Rincon, 29 anni, riserva della Juventus, più Sadiq, giovane centravanti della Roma, 20 anni, ancora tutto da scoprire. Non male come giocatori, ci mancherebbe e si sa che le riserve delle big sono titolari nelle altre squadre. Però con uno sforzo maggiore si potevano strappare giocatori titolari alla concorrenza, fatto che al momento non è ancora avvenuto. Nel Torino qualcuno emerge, com'è successo ad esempio per Iago Falque l'anno scorso. Ma per fare una grande squadra bisogna acquistare i Belotti della situazione e non vendere i giovani campioni anche se, Zappacosta e Benassi sono partiti perchè probabilmente non c'entravano più nel nuovo schema di Mihajlovic.
Al momento, chiaramente, sono chiacchiere da bar, tutto è aleatorio perchè solo a fine stagione valuteremo se è stato un capolavoro il mercato del Toro o se effettivamente è mancato qualcosa.