Martinez, alla ricerca della sostanza
Rapido, scattante, agile. Lo Josef Martinez calciatore si potrebbe riassumere con questi tre onorevoli aggettivi, che ben rendono la dimensione tecnica del venezuelano.
L'impatto dell'ex Young Boys con il calcio italiano è stato intenso, ma non distruttivo. Il ragazzo ha saputo mantenere le aspettative, andando in rete due volte e servendo per due volte il marcatore. Tuttavia, permane un grosso punto interrogativo a riguardo questo suo primo periodo in Granata: dov'è la sostanza?
Non tragga in inganno la dicitura: Martinez è un ottimo centravanti, che ha fatto della sua rapidità un fattore chiave, abilmente sfruttato in chiave tattica da Ventura, che utilizza il venezuelano per far correre e dunque stancare le difese avversarie. Ciononostante, manca di cinismo, freddezza e finalizzazione, doti che non devono assolutamente mancare ad una punta di un 3-5-2. La partita contro il Sassuolo lo ha dimostrato chiaramente.
Così, spesso ci si ritrova a rimuginare la scelta di un Martinez dal 1', sentenziandola con un ingiusto "Se ci fosse stato Maxi Lopez". In questa sede abbiamo già analizzato il perché di questa scelta tattica, ma ciò non esclude che il potenziale offensivo di Martinez va assai migliorato. L'azione di Martinez è importante, ma risulta monca: una difesa stanca e gia trafitta è preferibile per "chi viene dopo", ma ciò è avvenuto solo 2 delle 15 volte in cui Martinez è partito dal primo minuto, un po' poco per una punta "titolare".
Malgrado ciò, il tempo pare dalla sua. La base atletica è solida e da lì si può partire per costruire la punta. Ventura sa come fare e non c'è alcun dubbio che quest'estate vedremo una preparazione in questo senso.