Mario Patrignani, Toro rialza la testa, subito!

Mario Patrignani è lo storico presidente del TC Pesaro, ma anche un leader della tifoseria granata.
26.09.2017 16:52 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Mario Patrignani, Toro rialza la testa, subito!
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

A parte che, nonostante la buona classifica, da tempo giochiamo veramente male, a parte la forza della squadra strisciata, a parte i soliti arbitri che a noi noi ne perdonano una mentre sono sempre ossequiosi verso gli altri, a parte la nostra carente furbizia tattica, a parte tutto cio' sabato si è vista una squadra assurdamente abulica, tremebonda, senza anima come il peggior toro-pecora degli anni passati.

Certo, l'espulsione è stata una mazzata per il risultato, ma spesso una espulsione fa raddoppiare la grinta e la forza della squadra, con grandi prestazioni umane e sportive. Stavolta invece l'espulsione ha peggiorato il comportamento in campo di ragazzotti senza nerbo, spaesati come fantasmi, talmente sonnambuli da farsi scippare perfino il pallone dai piedi.

Perchè tutto questo?  E' mai possibile che d'improvviso abbiamo un toro così pusillanime? Io penso che ci sia un altro motivo. Sono convinto che i nostri volessero spaccare il mondo e stracciare i gobbi, ma purtroppo a volte la voglia di strafare puo' sfociare in involontario atteggiamento di ansia da prestazione, che prima ti paralizza e poi ti deprime, tanto da farti apparire indolente e poi rassegnato. Ci vorrebbe un pool di psichiatri, che avrebbe un bel lavoro da fare per studiare la testa dei nostri ragazzi.

Certo è che dopo questa brutta batosta, specie contro quella gente là, il mondo granata è sconcertato, ha perso le sue certezze, è distrutto.

Il momento è molto delicato . E ci sono già degli pseudotifosi che lanciano insulti, usando anche epiteti vergognosi e volgari. Stoppiamoli, non possiamo permettere il gioco al massacro. Se cominciamo con i processi, l'esito puo' essere devastante. E allora è il momento di stringerci attorno all'allenatore e ai ragazzi, i quali, invece di bofonchiare che questa sconfitta servirà al "processo di crescita", ci hanno da subito chiesto umilmente scusa. Il  Toro deve rialzarsi e ripartire certo col furore agonistico, ma gestito con la calma dei forti. Noi saremo compatti nel sostenerlo. Noi vogliamo solo che i ragazzi in campo diano l'anima per 95 minuti, grinta, grinta, grinta, grinta. Il risultato viene dopo.

Sabato è stata la notte delle streghe e adesso il Toro ha bisogno di noi  e noi non lo lasceremo solo.

E naturalmente domenica partiremo per Torino, per i soliti mille chilometri di amore!