Marazzina, undici attaccanti ed undici difensori, questa la filosofia di Ventura

Marazzina è nato a Lodi il 16 luglio 1974. Ha cominciato nelle giovanili dell'Inter, squadra con cui ha esordito in un Torino-Inter al vecchio Stadio delle Alpi. La sua prima rete però la segnò in Serie A con la maglia della Reggina.
30.11.2011 08:38 di  Massimo Marazzina   vedi letture
Marazzina, undici attaccanti ed undici difensori, questa la filosofia di Ventura
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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

I difensori attaccanti ben vengano... Questa è la filosofia che rispecchia il gioco di Ventura. Penso che questo sia un grande merito dell'allenatore, fare sì che la stessa squadra attacchi in undici e si difenda in altrettanta maniera. La cosa importante è che arrivino i gol e che siano sempre di peso, come è successo per quello di Parisi. Le reti è meglio che siano poche ma buone, che servano ai tre punti.

Sabato ha segnato Parisi, altra intuizione del mister, che lo ha voluto lui a Torino essendo un fedelissimo del mister. Quando inspiegabilmente il Bari non gli ha rinnovato il contratto, Ventura ha pensato di portarlo con sè. Me lo ricordo Alessando, abbiamo giocato contro parecchie volte, è un bravo giocatore che ha fatto sabato e farà in futuro la fortuna del Toro con i suoi gol.  Non è una sorpresa che sia andato al gol, è nelle sue caratteristiche avere dei bei tiri, ha segnato anche in A, speriamo che ne faccia ancora molti per il bene di questa squadra.

Non mi stupisce il gioco del Toro, quando ho giocato un Bologna-Pisa alla fine ho fatto i complimenti agli avversari dicendo loro: “Ma quanto correte, siete matti…”, questo per dimostrare che il gioco di Ventura è sempre stato concepito così.

Alla fine della stagione non ti ricordi i singoli giocatori ma il risultato della partita. Ricordiamoci che i campionati si vincono anche così. Inoltre questi difensori sono anche bravissimi a mantenere il primato per la migliore difesa. La regola prima è non prendere gol. Se poi i difensori li fanno anche vuol dire che è un reparto che sta bene. Inoltre il popolo del Toro è abituato a soffrire e vincere per un gol di scarto è ancora più bello.

Arriva Padova e per fortuna rientra Bianchi. Il suo ritorno è molto importante, visto che ci sono due partite delicate come Padova, appunto, e poi il Pescara, dove servono quattro punti per passare un Natale sereno. L'importante è chiudere bene, così le altre inseguitrici vedono che il Toro scappa e sarà dura riprenderlo. Il rientro di Bianchi è un valore aggiunto, speriamo che abbia dentro la rabbia giusta per fare quello che sa fare.