Ljajic, l'eterno incompiuto
Adem Ljajic rimane sempre un problema da gestire per le squadre che lo annoverano in rosa. Un talento incredibile mal supportato da una cosiddetta testa calda. Estroso, libero, senza limiti, pur senza combinare chissà che cosa nella vita privata. Per lui tutto si svolge in campo, anche la manfrina di scappare nello spogliatoio quando è sostituito. E' l'eterno amore/odio con Sinisa Mihajlovic, che sa quanto vale, sa anche come prenderlo ma alla fine gli scappa, com'è successo a tutti gli allenatori che ha avuto. Quanti hanno pensato che se la classe di Ljajic fosse supportata dalla testa di Andrea Belotti saremmo di fronte ad un fuoriclasse straripante? Ma, ovviamente non è così e per fortuna che spesso i due si completano a vicenda.
In questa settimana c'è nuovamente da discutere sull'atteggiamento del fantasista serbo che, non avendo gradito il cambio contro l'Inter, non ha nemmeno salutato la sua panchina andandosene subito negli spogliatoi. E' previsto, secondo il Tuttosport, un incontro tra i dirigenti, il mister e il giocatore per cercare di allentare le tensioni, ma anche per far capire a Ljajic che un atteggiamento simile sarà poco tollerato in futuro. Ma è sicuro che il serbo non cambierà, hanno tentato in tanti di farlo, ma non ci sono riusciti. Bisogna accettarlo così com'è, metterlo sul mercato alla cifra che l'ha comprato il Toro, circa otto milioni di euro, sarà difficile da piazzare. In questa stagione ha vissuto alti e bassi e i tifosi si aspettavano di più da lui, sicuramente anche lo stesso Miha. Ci sono ancora nove giornate per spronarlo, ma questo è Ljajic. Difficile cambiarlo.