Le pagelle di Atalanta-Torino

Solo Sgrigna e Rubinho sopra la sufficienza, deludono Di Cesare e D'Ambrosio
11.10.2010 13:30 di  Claudio Colla   vedi letture
Le pagelle di Atalanta-Torino
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© foto di Federico De Luca

Rubinho 6,5 - Ben poco colpevole sui gol di Padoin e di Tiribocchi, entrambi scaturiti da conclusioni a distanza ravvicinatissima, blocca sempre sicuro sulle conclusioni di Doni, dello stesso Padoin e di Ruopolo. Bene anche le uscite sui piazzati, mostra anche un po' di sana spericolatezza nel finale, prima su Doni e poi su Ceravolo. Dà sicurezza al reparto, per quanto gli è possibile.

D'Ambrosio 5 - Lontano parente del difensore laterale attento e ricco di tempismo sceso in campo contro il Portogruaro, l'ex-Juve Stabia contro l'Atalanta offre una prova davvero al di sotto del suo standard, soprattutto dal punto di vista difensivo, concedendo moltissimo a Padoin e a Bellini sulla sua corsia di competenza, e unendo a ciò grande confusione nello scalare sull'uomo sulle palle alte. In netto ritardo sullo stesso Padoin in occasione dell'1-0 al 5', si salva soltanto in alcune proiezioni offensive, effettuate nella parte centrale del secondo tempo.

Di Cesare 4,5 - Troppo spesso fuori tempo sull'uomo, con lui in difesa è costante l'alto livello di pericoloso quandunque gli avversari riescano a prodursi in scambi veloci e inserimenti senza palla. Non riesce a eccellere nemmeno nel suo punto forte, il gioco aereo: il 27enne centrale romano, purtroppo, non può certo dirsi un innesto felice per i granata fino a questo momento.

Pratali 6 - Prestazione dignitosa, considerata anche la condizione non ottimale: bene i movimenti senza palla rispetto ai due compagni di reparto sopra citati, l'unico errore grossolano lo commette nel primo tempo, all'11', quando abbocca alla finta di Ardemagni, che si avvia verso la porta difesa da Rubinho sprecando poi la palla del 2-0. Ammonito a inizio ripresa, è costretto a uscire nel finale per un affaticamento muscolare (dal 38' st Cofie 4 - Un votaccio dato con la morte nel cuore a questo classe '91, schierato peraltro in un ruolo non suo; ancora una volta su calcio da fermo la retroguardia granata si fa trovare impreparata, con palla che carambola di fronte al giovane ghanese, che goffamente fornisce a Tiribocchi l'assist per il 2-1 a pochi passi dalla linea di porta. Forza Isaac: i brutti voti capitano, ma c'è il tempo per rimediare).

Garofalo 6 - Bene in copertura, con un paio di diagonali perfettamente riuscite, Agostino offre anche qualche sprazzo di grande vitalità offensiva palla al piede, in particolare nel corso del secondo tempo. Prova più che sufficiente anche dal punto di vista posizionale, raramente viene "tagliato fuori" dalle offensive atalantine.

De Feudis 5 - Troppo scarso il filtro applicato tra mediana e trequarti difensiva, il nostro, già di suo non al meglio della forma, si trova spesso ad assistere inerme ai brillanti fraseggi neroazzurri, talvolta anche a diversi tocchi di prima consecutivi (dal 32' st Zanetti sv).

De Vezze 5,5 - Prestazione priva di mordente nel primo tempo, l'ex-Bari offre qualcosa in più col passar dei minuti durante la seconda frazione di gioco, in particolare dal punto di vista dell'interdizione, rimediando anche un'ammonizione. Manca però la visione di gioco necessaria al salto di qualità.

Lazarevic 5 - Un paio di sgroppate palla al piede a parte (bello lo slalom tra tre avversari al 26' del secondo tempo, conclusosi però con un tiraccio mal calibrato), la prestazione del giovane sloveno è decisamente insufficiente: rischia di farsi espellere a inizio ripresa a causa di un fallaccio su Padoin (che gli costa soltanto un giallo), aiuta pochissimo D'Ambrosio in copertura, creando più danni che altro quando lo fa. Tanta corsa, scarsissimi però i palloni utili giocati e le soluzioni tentate.

Obodo 5,5 - Piuttosto imballato rispetto alla bella prova offerta conro il Portogruaro, non lo aiuta la scarsa assistenza dei compagni di reparto, contrapposta alla vivacità del reparto mediano neroazzurro. Anche in una serata lontana dall'essere definibile come positiva, la qualità superiore del suo tocco, imprescindibile per l'attuale Toro, emerge comunque, come quando supera in velocità due avversari al 16' del secondo grazie a ben sei palleggi consecutivi in corsa (dal 25' st Iunco 5,5 - Non è ancora al meglio, e si vede: pochi palloni toccati, controlli legnosi, in sostanza non riesce a entrare in partita).

Sgrigna 6,5 - Vera anima della squadra in campo, è l'unico davvero in grado di creare gioco a difesa avversaria schierata nel corso della serata; splendido il gol del momentaneo pareggio al 22', quando l'ex-vicentino raccoglie un innocuo traversone scagliato dalla trequarti su un rimpallo, concludendo nell'angolino opposto con un destro pressoché perfetto, imprendibile per Consigli. Si spegne col passar dei minuti, anche a causa della chiusura a riccio di un Toro che punta al pareggio, e della mancanza di spazi lasciati dall'Atalanta ai possibili contropiede granata; nervoso nel finale, all'ammonizione comminatagli al 12' della ripresa per proteste unisce un secondo giallo subito dopo il fischio finale, a causa di una baruffa che lo oppone a Cristiano Doni.

Bianchi 5,5 - Sufficiente nel primo tempo, più per il lavoro a servizio della squadra, fatto di sponde, movimenti senza palla e aiuto nella copertura; gli manca però quell'incisività atta a farsi trovare preparato sotto porta, della quale una compagine granata che punti seriamente alla promozione non può assolutamente fare a meno.

Allenatore Franco Lerda 6 - Dato l'evidente divario tra il suo Toro e gli avversari in campo, non ci sentiamo di bocciare lo stratega di Fossano; la scelta volta all'equilibrio, effettuata nella ripresa allo scopo di mantenere come obiettivo primario il pareggio, è stata a nostro avviso assolutamente sensata. C'è ancora moltissimo da lavorare in tutti i reparti però: i difensori scalano talvolta non a dovere sui palloni scagliati in area, i centrocampisti tendono pericolosamente alla staticità, il dialogo tra Bianchi e i trequartisti è decisamente perfettibile.