Italia-Irlanda, non c'è posto per Ogbonna

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Il ct Cesare Prandelli ha sempre avuto fiducia in Angelo Ogbonna, avendolo convocato anche quando il difensore granata giocava in serie B. Dopo aver debuttato contro gli Usa giocando un'ottima partita, nonostante la sconfitta per 1-0, in questi Europei il giocatore del Torino, l'unico della truppa azzurra dopo tanti anni di assenze da parte dei torinisti nelle fila della Nazionale (l'ultimo fu Tonino Asta nel 2002, quando c'era ancora il Trap) pare che Ogbonna il campo non lo vedrà nemmeno contro l'Eire del duo Trapattoni/Tardelli. Infatti, secondo le indiscrezioni che trapelano dagli allenamenti azzurri, Prandelli sceglierà Barzagli, nuovamente disponibile dopo l'infortunio, con il solito Chiellini, e l'innesto di due ex granata, Balzaretti e Abate. Alla fine Prandelli non avrà il coraggio di rischiare, forse è anche giusto in un match decisivo per passare o meno ai quarti, ma il "vecchio" Hodgson, per esempio, ha inserito l'attaccante del Liverpool, classe '89, Andy Carroll, il quale è stato decisivo nel passaggio del turno dove gli inglesi hanno battuto la Svezia per 3-2. Così come Theo Walcott (classe '89 anch'egli), giovane talento dell'Arsenal, entrato nella ripresa e lo strepitoso Daniel Welbeck, autore del gol di tacco che ha dato la vittoria ai britannici contro Ibra e compagni. Tra l'altro l'attaccante inglese dello United, di origine ghanese, classe '90, è cresciuto all'ombra di un certo Ruud Van Nistelrooy, il quale insegnava ai giovani del suo club alcuni segreti calcistici. E l'Inghilterra dei giovani sta piacendo sempre più in questo Europeo. In Italia si preferisce polemizzare sui gay, sul biscotto, dimenticandosi di parlare di calcio e avere coraggio per far giocare nuovi talenti. Come dire siamo un paese obsoleto anche nella testa e non solo in quella degli anziani. Mancanza di coraggio o la solita abnegazione verso chi comanda?