Il Toro che non t'aspetti: giovani all'arrembaggio
Gianni De Biasi ha trovato la quadratura del cerchio: il regista e il 4-4-2. Merito della ritrovata forma fisica di Dzemaili che sabato ha disputato la sua miglior gara, dove è riuscito a dettare i tempi al centrocampo senza sbavature. Ha trovato anche nuova linfa Barone, che da regista non è il massimo, ma ben supportato dai compagni di reparto può ancora dire la sua. Il mister granata a volte va ancora in leggera confusione con i cambi a partita inoltrata, ma questa volta ci ha azzeccato, come mettere Rosina nella ripresa, dove si è caricato mentalmente durante il primo tempo in panchina, rosicando anche un po’, per poi subentrare più deciso del solito. Saumel è entrato per un’emergenza, l’infortunio di Zanetti, alla fine è stata la mossa vincente, visto che il gol partita è stato suo, del nuovo gladiatore granata. L’entrata di Abbruscato forse non è stata la più incisiva, ma in quel momento De Biasi ha cercato di giocarsi il jolly per arrivare a segnare, visto che il Toro lo deve fare due volte per arrivare ad un gol valido, questa sembra ormai la prassi.
In sostanza, alla fine della partita, De Biasi era felice della vittoria e ha dato merito ai giovani che ha in squadra, che hanno veramente fatto la differenza in campo. Per la cronaca era assente Rubin per squalifica, ma anche lui fa parte di quella linea verde granata che è stata acclamata a gran voce dai tifosi, con Cairo che, finalmente ha scelto come politica. Lo stesso De Biasi, tacciato di non avere coraggio a mettere in campo una formazione più giovane e spumeggiante, ha fatto tacere i criticoni. Questa vittoria non deve però far esaltare troppo l’ambiente, perché si rischia di fare come contro il Lecce, molto entusiasmo e poi subito la depressione. Quello che serve ora al Toro è la continuità, cercando di vincere più partite in casa. La classifica non è ancora delle migliori, ma ci sono squadre dietro, ad eccezione della Roma, che fatica ancora in campionato, che sono nettamente inferiori rispetto all’organico granata, anche se hanno l’opportunità a gennaio di fare qualche acquisto mirato, come il Toro, a necessità.
Ennesimo capitolo sui gol annullati, com'è successo anche sabato. La volta in cui la prima rete verrà confermata dall’arbitro, molti penseranno ad uno scherzo. Cairo si è nuovamente lamentato, ma con meno enfasi rispetto a Genova. A dire il vero si fa fatica a trovare spiegazioni logiche, anche perchè su ogni campo c'è sempre qualche contestazione. Ironicamente potremmo consigliare ai guardialinee di farsi una visita oculistica, ma forse la ragione sta nel fatto che questo è un calcio sempre più veloce ed isterico, dove è difficile fare le scelte giuste, anche se annullare un gol non è proprio una decisione da prendere a cuor leggero. Per tirarsi su il morale occorre anche vedere il lato positivo della cosa, soprattutto dopo una vittoria, la rabbia che nasce darà ancora più carica alla squadra, proprio com'è successo contro il Palermo.