Il tempio violato
Fischiare un giocatore e anche il presidente durante la commemorazione di Superga non è un buon segno. Vuol dire che anche Superga e la sua storia sono violabili, nel giorno della memoria e della sofferenza. Ma i tifosi del Toro, al di là della Tragedia, quella con la T maiuscola per antonomasia, di situazioni drammatiche ne hanno vissute altre. Senza scomodare il passato, sono ormai tre anni che il Torino di Cairo fa vivere palpitazioni sinistre per la classifica, sempre in bilico tra salvezza e retrocessione. I tifosi granata, nella loro immensa generosità, hanno acclamato Cairo come il salvatore della patria, arrivato dopo il fallimento, i lodisti, il tira e molla con Giovannone. Il presidente ha avuto fortuna e anche intuito nell'anno della B, al punto da ottenere la promozione nei playoff, però non è riuscito a far fare il salto di qualità alla squadra per troppa foga nel voler ribaltare la situazione quando le cose non vanno bene.
Qualcuno ha asserito che Cairo abbia confidato a qualche amico fidato di aver sbagliato a non scegliere Camolese prima. E pensare che molti avevano fatto presente che la soluzione Novellino non era quella giusta, difficile fare bene dopo aver fallito poco tempo prima, più o meno con gli stessi giocatori e le stesse incomprensioni. Ora Cairo non deve fare l'errore di andare a scegliere altri allenatori, perchè quello giusto ce l'ha in casa, il quale non ha altre ambizioni se non quella di allenare il Toro e portarlo ad un ruolo rispettoso nel campionato.
Il tempio violato deve far riflettere, non c'è nessuno intoccabile, forse uno sì, Camolese. Ci pensi presidente.