Il pagellone della stagione 2012/2013, il centrocampo. Gazzi e Brighi una garanzia, Vives croce più che delizia

28.05.2013 11:14 di  Matteo Maero   vedi letture
Il pagellone della stagione 2012/2013, il centrocampo. Gazzi e Brighi una garanzia, Vives croce più che delizia
© foto di Federico De Luca

Ad una settimana dalla conclusione della stagione 2012/2013, il "clima" si è adeguatamente raffreddato, rendendo possibile la corretta creazione di una sorta di pagella di fine anno. Questo "pagellone" in quattro puntate si basa sulla media aritmetica dei voti individuali attribuiti da TorinoGranata, tenendo conto del rapporto tra insufficienze e sufficienza.

In questo secondo articolo si parlerà del centrocampo, vera e proprio fattore determinante in più partite di questa stagione.

Gazzi (34 presenze, 1 Gol): Centrocampista di quantità e incontrista per vocazione, ha offerto tutta la sua sostanza e incisività, tenendo talvolta da solo tutto il peso del centrocampo sulle sue spalle. Putroppo, dalla sua non ha la tecnica necessaria per fare il regista e, quando utilizzato in quel ruolo, raramente ha fornito prestazioni all'altezza. Il 424 è più adatto a lui e con Brighi forma una coppia di centrocampo quasi perfetta, come ha testimoniato la partita contro il Pescara in casa. Anche se l'acuto massimo è arrivato contro il Chievo, dove ha anche contribuito alla vittoria con un gol da fuori area. 

Voto Migliore: 7.5 (Torino - Chievo)

Voto Peggiore: 4.5 (Fiorentina - Torino)

Media Finale: 6.5

Brighi (23 Presenze, 2 Gol): Se Gazzi è il braccio, lui è la mente del duo (e anche del trio) di centrocampo. Malgrado i frequenti guai fisici (e le esclusioni tecniche ndr) il riminese sfodera prestazioni maiuscole, mostrando tutta la sua esperienza. Inventa e lancia e lo fa in maniera quasi sempre precisa. Da ricordare la partita contro il Pescara in casa, anche se rimarrà memorabile Torino -  Siena ed il suo gol (con conseguente gesto di stizza rivolto alle frequenti esclusioni) che aprì le marcature in una partita che rimarrà negli annali.

Voto Migliore: 7 (Torino - Pescara)

Voto Peggiore: 5 (Torino - Cagliari, Torino - Parma, Udinese - Torino)

Media Finale: 6.5

Basha (21 Presenze, 1 Gol): Il simpatico numero 4 albanese non avrà vissuto una stagione da titolare, ma le sue soddisfazioni se l'è prese eccome. Grazie alla sua duttilità, non ha deluso ne come centrocampista di quantità ne tantomeno come regista nel 532. Certo, non avrà fatto prestazioni strabilianti, ma la sua presenza si è sempre sentita, più nel bene che nel male. 

Voto Migliore: 6.5 (Torino - Udinese, Torino - Bologna, Roma - Torino, Milan - Torino, Chievo - Torino, Torino - Catania)

Voto Peggiore: 5 (Torino - Napoli)

Media Finale: 6

Vives (25 Presenze): Prima di dire qualsiasi cosa, va spiegato il contesto tattico in cui si è trovato l'afragolese. Malgrado sia stato indiscutibilmente il peggiore giocatore della stagione, è anche lampante di come le sue prestazioni negative siano quasi completamente dovute ad un posizionamento troppo "ibrido", ovvero quello di raccordo tra centrocampo e fascia sinistra. Non è la sua posizione ed è pensabile che sia addirittura fuori ruolo in certi contesti tecnici. Altrimenti non si spiegherebbero le due buone prestazioni contro Atalanta e Milan, in cui ha agito come centrocampista classico con ruolo di smistamento palloni, ovvero la sua posizione naturale. Per il resto, abbiamo assistito ad autentici drammi sportivi: tra l'orrido, spiccano le prestazioni contro Napoli e Fiorentina, degne di un film di Lamberto Bava.

Voto Migliore: 6.5 (Torino - Atalanta, Milan - Torino)

Voto Peggiore: 4.5 (Torino - Napoli, Fiorentina - Torino)

Media Finale: 5

Bakic (1 Presenza): il giovane ragazzo di Budva è una delle promesse più cristalline che siano passate nel Toro degli ultimi 10 anni. Sulla persona c'è poco da dire: simpatico, disponibile e buono come il pane. Insomma, un normalissimo ragazzo di 19 anni cresciuto in un contesto non facile come il Montenegro dei primi anni '90. Sul giocatore avremo voluto dire molto ma molto di più, ma la sola ora giocata in tutto il campionato non permette alcun tipo di valutazione. Peccato.