Il "fenomeno" D'Ambrosio
Ci voleva Petrachi a scoprire un gioiellino nelle serie inferiori, tale Danilo D'Ambrosio che nelle giovanili viola non fu giudicato così bravo da dargli fiducia, almeno non quanto è successo con Babacar. Il difensore di origine napoletana è stato il primo a ricevere piena fiducia da Colantuono, che l'ha subito messo in campo e lui non ha mai tradito le aspettative, anche nei momenti difficili, in cui i compagni non giocavano bene, D'Ambrosio si è sempre distinto, non solo con la grinta ma anche con una certa classe. E' incredibile pensare che un giocatore come lui stesse, a 22 anni, ancora in Lega Pro.
A volte ci vuole fortuna o qualcuno che scova i talenti nascosti e Petrachi è riuscito nell'impresa. Diciamo che tra i dodici nuovi arrivi di gennaio in mezzo qualcuno sarebbe esploso e altri magari avrebbero avuto problemi ad inserirsi. Pestrin è andato subito bene, Genevier meno, ma la differenza la fa il campo, chi ha giocato poco deve trovare il ritmo gara. Bene anche Garofalo per non parlare di Morello, il portiere fermo da dodici mesi dopo il fallimento del Pisa, che ha parato due rigori in due partite. D'Ambrosio sabato ha suggellato il suo perfetto inserimento nella squadra granata segnando il gol che ha chiuso la partita. La sua gioia è stata indscrivibile e il Toro ha trovato il suo giovane campione, che ha già un mercato importante in serie A. Bene, il Torino deve puntare su giocatori come lui, difensori moderni che giocano a tutto campo e si prendono anche la licenza di segnare. Petrachi sarà il nuovo Corvino, proprio colui che portò D'Ambrosio in viola, e lo sta ampiamente dimostrando alla "palestra" Toro, sperando che tutti insieme possano ricostruire la squadra e società del futuro.