Il caso Dzemaili tiene sempre banco
E' intervenuto il procuratore del giocatore, Branchini, a spiegare la situazione del suo assistitito, dopo lo sfogo di Cairo a seguito della sconfitta di Livorno. Così si legge sul Tuttosport: "Quello di Cairo è stato uno sfogo, un incidente, una scivolata. È evidente che la cosa non ha fatto piacere a nessuno: tanto meno al giocatore. Ma può capitare che un presidente a caldo perda le staffe. Dzemaili ci è rimasto molto male, ma alla fine ha capito perché Cairo si è sfogato in quel modo, ha cercato di mettersi nei suoi panni, ha deciso di andare oltre".
Però è chiaro che il giocatore ora è sempre meno interessato a proseguire in maglia granata, per cui si attendono novità, come conferma il suo manager: "Continueremo a valutare insieme al Torino eventuali sviluppi di mercato. Se si creeranno presupposti funzionali per il Torino e per Dzemaili, il giocatore potrà cambiare maglia. Altrimenti si rimboccherà le maniche e continuerà a dare tutto per il Toro, come ha sempre fatto". IN corsa per aggiudicarsi il giocatore ci sono, oltre al Palermo, sempre in pole position, anche Milan, Fiorentina, Udinese e Shakhtar.
I tifosi intanto, anche in base alle mail che arrivano alla nostra redazione, stanno dalla parte del presidente granata. Dzemaili è un ingrato, che non porta rispetto a chi ha creduto in lui quando era ancora uno sconosciuto. Dunque il rapporto tra i tifosi e l'elvetico inizia a farsi pesante, meglio cambiare aria, anche se spiace perdere un giocatore come lui.
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