Contro il Pescara molte assenze, occasione di riscatto per qualcuno e di mettersi in mostra per altri
Domenica arriva il derelitto Pescara, ultimo in classifica con solo 9 punti conquistati in 23 gare e il Toro deve tornare alla vittoria. Dopo un mese e mezzo di pareggi e sconfitte, l'imperativo per la prima vittoria nel 2017 è d'obbligo. L'avversario è chiaramente morbido, ma anche i granata arrivano all'impegno in emergenza. Non tanto di classifica come gli abruzzesi, ormai quasi rassegnati alla serie B, ma con grossi problemi di formazione. Mancheranno infatti sicuramente due terzi del centrocampo titolare, gli squalificati Valdifiori e Baselli, e i lungodegenti Avelar e Molinaro. Zappacosta sembra prossimo al rientro, ma il lungo stop non ne garantisce la tenuta per 90'. A complicare le cose il recente infortunio di Rossettini; inizialmente la botta alla caviglia rimediata dal difensore centrale non sembrava un problema grave, ma adesso si parla di un'altra settimana almeno di lavoro personalizzato per lui. L'unica nota lieta è il rientro di Castan, ma in difesa e in mezzo al campo restano gravi le assenze per Mihajlovic.
Tanta abbondanza in infermeria preoccupa i tifosi e limita le scelte del tecnico, ma non necessariamente tutto il male viene per nuocere. Finalmente per esempio si potrà vedere il giovane e promettente Sasa Lukic in cabina di regia dal primo minuto, così come avrà spazio, magari a gara in corso, lo svedese Gustafson, sinora oggetto misterioso del centrocampo granata. Una sola presenza per lui tra i professionisti, quella in Coppa Italia contro il Pisa e una voglia incredibile di dimostrare di non essere una meteora nel cielo torinese. Un altro giocatore con grande voglia, di riscatto in questo caso, è Ajeti. L'infortunio di Rossettini lo ha lanciato all'esordio in campionato con la maglia del Toro, ma un'ingenuità e le pozzanghere del Castellani hanno trasformato il lieto evento in un incubo. La personalità dell'albanese è qualità provata, il suo desiderio di rivalsa sicuro: un'altra opportunità per lui di mostrare il proprio valore capita al momento giusto. Ultimo appello invece per De Silvestri: il rientro del suo rivale sulla fascia destra è alle porte, per Lollo le occasioni di entrare nel cuore della gente granata si assottigliano. Per ora non è riuscito a sfruttarle, complice anche un'infortunio fastidioso giunto subito prima dell'esplosione di Zappacosta. Il valore del giocatore cresciuto nella Lazio però è indubbio: 240 presenze in serie A e 6 in nazionale non le metti insieme per caso.
Forza allora, è tempo che i ranocchi diventino principi e aiutino il Toro a riconquistare il successo perduto.
Alex Bembi