Comincia l'era Ventura in Nazionale

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Con l'uscita dell'Italia dall'Europeo 2016, se ne va Antonio Conte al Chelsea, anche se non è sembrato del tutto convinto della scelta, perchè magari, dopo quest'avventura in Francia, forse sarebbe anche rimasto. Ma i giochi sono fatti e Ventura subentrerà a Conte, ispirato proprio dal gioco e dal modulo dell'ex granata. Il ct genovese erediterà un'Italia che dovrà essere rifondata perchè, tolta la sua amata difesa a tre, composta da Chiellini, Bonucci e Barzagli, con quest'ultimo in dubbio se continuare o meno in Nazionale, per il resto sembra atteso un cambio. Posto che Darmian dovrebbe continuare, giustamente anche vista l'età, potrebbero subentrare a centrocampo Zappacosta, Benassi e anche Baselli, se riprenderà a giocare a mille con Mihajlovic. In attacco, dovrebbero continuare Immobile e Insigne, ma una chiamata a Belotti ci potrebbe stare, anche perchè Eder non ci sembra proprio azzeccata come scelta. Come dovrebbe meritare maggiore fiducia Bernardeschi, talento puro ma ancora immaturo tatticamente, che può dare però il suo contributo con la sua classe e corsa, forse oggi il miglior talento italiano nel ruolo di trequartita, anche se Ventura non ama molto questo ruolo, ma Sousa sta plasmando Berna per giocare ovunque in campo. 

Non è facile oggi per i vari ct delle Nazionali comporre una squadra perchè giocano effettivamente troppi stranieri e i bravi giovani italiani che abbiamo fanno fatica ad imporsi in serie A, passando molti anni nelle serie inferiori. I tifosi si disperano per le loro nazionali, ma si ha la sensazione che non importano molto alle loro Federazioni e lo si nota anche in questi Europei, dove partite belle e combattute ne abbiamo viste ben poche finora. Proprio a causa del fatto che sono squadre composte da giocatori che militano in campionati diversi per cui faticano a creare un gioco di squadra.

Con queste condizioni Ventura comincia l'avventura, per giocare con le parole. E avrà subito il compito gravoso di dover qualificare l'Italia ai prossimi mondiali. Eccitante, anzi libidinoso, come direbbe proprio l'ex mister granata, che parte con qualche scetticismo ma che può essere proprio la Nazionale l'apice della sua carriera.