Che noia!
Era un po’ che i clacson mi impedivano di dormire nel cuore della notte. Solo questa mattina ho realizzato che quel suono non tanto in lontananza era da imputarsi alla gioia per la vittoria dello scudetto juventino. Devo essere sincera? Nella mia testa era scontato. Non era scontato invece che ci fosse da parte della tifoseria bianconera una reazione così evidente. Pensavo che l’abitudine all’acquisizione di scudetti potesse aver creato una sorta di assuefazione. Come quando si prende per tanto tempo una medicina e con l’andar del tempo questa cessa di fare effetto. Ecco, così ho pensato. Questa mattina, alla luce del sole, mi è sembrato strano sentire provenire dalla voce di un uomo esattamente queste parole: “ sai che questa mattina sarei rimasto a casa? A godermi lo scudetto”. L’ho guardato. Un uomo normale che stava pronunciando una frase anormale. Ma come? Stare a casa per godersi lo scudetto? Che novità è? Mi chiedo cosa ci sia di nuovo nel vincere l’ennesimo titolo. Forse la mia è solo invidia. Ma ho provato davvero fastidio. So che non è giusto, so che non è sportivo, so che non dovrei ma mi sento così. Neanche mi soffermo sui vandalismi perpetrati a simboli granata. Non perché non siano degni di attenzione, anzi, esclusivamente perché parlarne significa dare risalto ad atti incomprensibili ed incivili. Mi dimentico, forse troppo presa dall’aura granata che mi circonda, che in città esistono tifosi di altre squadre, tifosi che gioiscono quando i loro campioni si distinguono per i propri meriti. Credo nel fair-play. Sì, ci credo. Ma non riesco ad essere nobile neanche facendo appello al mio grande senso di educazione. Preferisco girare la testa e se possibile tapparmi le orecchie, sperando questa notte di recuperare il sonno perduto.