Cerci, il Toro e una "minestra riscaldata" più saporita del solito

Un ritorno al Torino di Alessio Cerci? Tanti gli ostacoli, ma i tifosi granata possono permettersi - non del tutto a torto - di pensarci su
14.05.2015 12:34 di  Diego Fornero  Twitter:    vedi letture
Cerci, il Toro e una "minestra riscaldata" più saporita del solito
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

E' l'argomento della settimana, è il tema che sta appassionando i tifosi del Torino, all'esito della delusione per una rincorsa europea quasi interrotta (la matematica, comunque, non condanna i granata, soprattutto in caso di mancata concessione della famigerata Licenza Uefa per il Genoa) dopo la batosta di Marassi. Una batosta alla quale il protagonista principale di questa vicenda, Alessio Cerci, ha assistito in prima persona, seduto in tribuna, e - successivamente - anche nello spogliatoio granata, dove si è reso protagonista di un saluto agli ex compagni dopo il triplice fischio.

Normali rapporti di cortesia tra ex compagni? Affetto verso una maglia alla quale "il Thierry Henry di Valmontone" ha dato tanto, ma dalla quale ha ricevuto altrettanto? Un pizzico di nostalgia? O un po' di tutte queste tre cose miscelate insieme? Su Alessio Cerci e su un tanto romantico quanto difficile ritorno in maglia granata, si potrebbe dire tutto e il contrario di tutto, ma una cosa è certa: il Torino è arrivato lontano quest'anno, anche senza di lui, ed ha incassato un bel gruzzolo con la cessione del suo cartellino all'Atletico Madrid.

Un gruzzolo che - numeri alla mano - i Colchoneros ora hanno difficoltà a recuperare, quasi "arresi" ad una inevitabile minusvalenza, dopo una stagione flop sia per quanto riguarda il girone di andata a Madrid, sia per quanto riguarda il prestito (con un diritto di riscatto che difficilmente verrà esercitato) al Milan.

Si muoverà ancora una volta in prestito l'ex numero 11 del Torino? E se si, verso quali lidi e con quale formula? E - soprattutto - chi si accollerà il suo ingaggio superiore ai 2 milioni netti a stagione? Difficile immaginare possa essere il Torino a farlo, se non a fronte di un contributo importante (oltre la metà) da parte dei rojiblancos, ma si tratterebbe comunque di un'operazione temporanea, visto che i granata non hanno - salvo importanti cessioni - la volontà di investire una cifra così importante su un cartellino (pur deprezzato, difficle pensare ad un valore inferiore ai 10 milioni per lui).

Insomma: gli ostacoli per rivedere Alessio Cerci con la maglia del Torino sono numerosi, ed anche piuttosto importanti, ma - alla fine della fiera - ancor più che il vile denaro in certe situazioni a fare la differenza è soprattutto la volontà. Ecco perché i tifosi del Torino possono comunque permettersi di fantasticare - non del tutto a torto - una "minestra riscaldata" che, seppure non brilli solitamente per gusto, stavolta, avrebbe molto più sapore del solito...

Diego Fornero
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