Cairo, il Fila e le ipoteche sull'Olimpico

19.12.2010 10:08 di Marina Beccuti   vedi letture
Cairo, il Fila e le ipoteche sull'Olimpico
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© foto di Federico De Luca

C'è sempre massima attenzione da parte dei tifosi quando si parla del Filadelfia, tante belle promesse, ma i ruderi sono sempre lì a ricordare la noncuranza che c'è stata in questi anni. Ora che le ipoteche sono state annullate per cui è ora di parlare seriamente della ricostruzione del vecchio stadio. Non solo, di mezzo ci sarebbe anche il progetto della Cittadella granata che sarebbe un bel business se qualcuno avesse voglia di investire, prima ovviamente di trarne i frutti futuri. E' chiaro che se Cairo vuole riprendere quella popolarità persa in questi ultimi anni di vacche magre a livello di risultati, deve fare uno sforzo per costruire qualcosa di tangibile nella sua presidenza. Il Torino come società finora è una scatola vuota senza un immobile di proprietà ed è difficile, in caso di una futura cessione, che possa ottenere così tanti soldi per il solo marchio, mettiamoci anche il prestigio del bel nome, ma che rimane pur sempre una società ancora priva di identità, pur parlando di un passato nobile.

Cairo prima di muoversi aspetta un cenno dalle autorità, Comune, Provincia e Regione, i quali aspettano a loro volta che sia il presidente a fare un passo avanti. Continuando così c'è il rischio di perdere altro tempo ed è quello che non vogliono i tifosi che hanno inondato di mail le varie autorità per chiedere chiarezza, un tavolo aperto a più forze in campo per capire soprattutto se partirà il progetto, quando e se i soldi previsti sono effettivamente tali e da dove possano provenire. I progetti ci sono e TorinoGranata li aveva già fatti illustrare dai diretti interessati, con tanta buona volontà i tasselli possono andare a posto. Adesso è importante che la squadra torni in A e ci sono buone prospettive in tal senso, però tutto il resto non va sempre rimandato, con la scusa appunto che prima c'è da costruire la squadra e poi tutto il resto. Anche perchè, se sono state annullate le ipoteche sul Filadelfia, così non è per l'Olimpico, che ha ancora sul groppone 38 milioni di ipoteche da saldare e l'iter potrebbe essere altrettanto lungo come per il Fila, ovvero circa cinque anni.

Questo è lo scempio lasciato da Cimminelli, messo alla guida del Toro per farlo fallire e l'intento è riuscito, ma visto che in qualche modo il Torino è tornato a rivivere, adesso chi quello scempio ha voluto deve correre ai ripari. Cairo deve darsi da fare, lui è un presidente orgoglioso, perchè lasciare sempre che sia la Juve a gonfiare il petto grazie ai soliti giochi di potere? Ma i tifosi devono stare soprattutto attenti ai giochi politici e presto a Torino si terranno le votazioni per il nuovo sindaco. Sfruttare la rinascita del Filadelfia in campagna elettorale costa poco e fa fare bella figura, salvo poi dimenticarsene a vittoria avvenuta.