Cairo alza la voce, era ora.

03.11.2008 08:02 di  Marina Beccuti   vedi letture
 Cairo alza la voce, era ora.
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Una partita incredibile, forse dire che è stata rubata ha un sapore forte, ma è così, non c’è spiegazione sul gol annullato ad Amoruso valido. La beffa è arrivata nel finale quando Bellucci ha insaccato di tacco, alla Mancini, nella porta di Calderoni, autore di un’altra buona gara. Il vaso è pieno al punto che si sono presentati in coppia De Biasi e Cairo davanti alle telecamere di Sky per protestare contro Ayroldi.

 

Cairo, dalla partita contro la Fiorentina dell’anno scorso al Franchi, con Mutu che aveva simulato una caduta in area che gli valse un calcio di rigore, aveva scelto proprio la linea dei viola, di non parlare più di arbitri. Ma ora si è raggiunto il massimo della mediocrità degli arbitraggi, per cui stare zitti è da cogl. come ha detto senza mezzi termini il presidente granata. Se il Toro ha appena otto punti in classifica non è solo demerito suo, ma anche di alcune decisioni errate degli arbitri, che ora hanno raggiunto il colmo della sopportazione, perché tutti quanti ci sentiamo a disagio, defraudati di risultati che appaiono pilotati da una regia che si stenta a comprendere. Non si sa se Cairo ha fatto qualche sgarro a qualcuno che conta nel calcio, se il Torino continua a rompere, fin dai tempi in cui era Torino Calcio e non FC. Non dimentichiamo che, oltre ai danni arbitrali, i tifosi sono stati penalizzati mercoledì dalla mancata diretta Mediaset Premium contro l’Atalanta, dove ad essere penalizzati sono stati i tifosi clienti che hanno pagato un servizio che poi non hanno avuto.


Dunque, visto che qui nessuno è fesso, è ora che si alzi la voce, perché nel calcio il fair play rimane ancora un tabù e chi lo pratica sembra venirne danneggiato. Il Torino avrebbe potuto avere almeno due o tre punti in più senza i disastri delle ex giacchette nere ora colorate. Da ora in avanti non si chiede nessuna compensazione, semplicemente arbitraggi equi perché non ha più senso dire che al Toro manchi il gol quando le punte segnano gol regolari, ma l’arbitro annulla. Senza contare l’ammonizione veniale sventolata a Rubin, uno dei più in forma del Toro che, essendo diffidato, salterà il match di sabato prossimo, anticipo alle 18, contro il Palermo.


La nota positiva è che, al di là della sconfitta immeritata, sottolineata anche dai doriani, la squadra si è mossa bene, ha giocato con un buon ritmo, dimostrando che la formazione messa in campo a Genova, con un tradizionale 4-4-2, è la più equilibrata. Gli uomini di De Biasi, pur privi di Sereni, Pratali e Abate, hanno tenuto bene il campo contro una Sampdoria non trascendentale. Rosina è stato messo in panchina a farsi un esame di coscienza e a tornare meglio in forma e la decisione, pur sofferta, ha dato buoni esiti. Ora sarebbe il momento di mettere in panchina anche qualche arbitro incapace, perché i troppi errori possono costare cari nel computo finale.