Cairo abbandona l'idea europea, in fondo era un pensiero di Miha... mica suo!
Urbano Cairo si scansa, si fa per dire, per dare un seguito al tema tanto caro a chi gioca contro la Juventus, scansarsi. Il presidente granata pare aver abbandonato la voglia di Europa dopo la quarta sconfitta consecutiva, questa volta contro la Fiorentina. Anche i giocatori sembrano starci più attenti a parlare di Europa League, che fino a pochi giorni fa era ancora un mantra nelle dichiarazioni dei calciatori.
Walter Mazzarri non è riuscito a risolvere la crisi che sembrava aver aperto Sinisa Mihajlovic, anzi l'ha aggravata, dando la sensazione di non aver capito molto della squadra che ha ormai a disposizione da un paio di mesi. Ma la colpa è sempre di Miha, almeno dalle parole del presidente, che ha tenuto un summit con il suo attuale tecnico prima che lo stesso affrontasse le telecamere dopo la partita contro la Fiorentina. Qualche media aveva addirittura paventato l'idea di una panchina traballante per il tecnico di San Vincenzo.
"Con Mazzarri abbiamo dieci partite dove valutiamo la rosa, i giocatori che hanno voglia di rimanere si impegneranno talmente tanto che cercheranno la conferma. L'Europa League era un obiettivo di Mihajlovic, quando cambi allenatori cambiano anche gli obiettivi. Ora non parlerei di Europa League".
Queste le parole di Cairo che minimizza un obiettivo che era anche il suo, considerando che aveva etichettato la sua campagna acquisti come ottima, andando a dire che aveva creato il Toro più forte degli ultimi trent'anni (anche Miha aveva sostenuto la tesi, ovvio). Era stato soffiato Berenguer al Napoli, un grande colpo. Berenguer non ha ancora sfondato e probabilmente è stato utilizzato ieri per cercare di giustificarne l'acquisto, mentre Ljajic era in panchina. Ma quando il serbo è entrato nell'ultimo quarto d'ora di gioco il Toro ha cambiato faccia ed è arrivato al temporaneo pareggio, grazie al gol di Belotti, uno dei pochi ad aver fatto una partita pari al suo valore, sacrificandosi anche in difesa.
Mazzarri è uno che rischia poco e si è visto oggi che ha preferito tenere in panchina Ljajic e Niang, in una giornata abbastanza negativa per Falque. Con Belotti lo spagnolo ha qualche difficoltà e viceversa, segno che i due insieme hanno qualche problema. Così Ansaldi che va in confusione cambiando spesso posizione, perchè Mazzarri si fida più di lui che di Barreca.
Ora il campionato del Toro si concentrerà su chi è da promuovere per il futuro e chi invece sarà bocciato. Salvo che qualcuno già pensi di cambiare aria piuttosto che vivere sempre situazioni borderline.
Vale come commento finale il tweet di Jimmy Ghione: "E anche quest’anno andiamo in Europa l’anno prossimo.... #toro".