Bianchi, un silenzio che fa male
Segna e poi si sfoga dentro di sè, a fior di labbra, Rolando Bianchi che, grazie ai due cross di Birsa è tornato a segnare anche domenica a Genova, dopo il gol della settimana scorsa contro il Milan. Eh già, la forza dell'attaccante bergamasco è il gioco aereo e il giovane sloveno è la sua spalla ideale. A fine partita è comparso su Twitter uno dei suoi messaggi, per così dire, cifrati, dove si intravede tutta la sua amarezza per la sua delicata situazione. "Silenzio assordante, che fa male all'anima!", scrive Rolly, che è come voler dire che lui fa il suo dovere ma non arriva la chiamata del presidente per il rinnovo. Almeno questo si comprende, che fa capire che Rolandinho sente ancora la maglia granata addosso come una seconda pelle, ma qualcuno sembra non capirlo, non sentirlo, far finta di nulla. Il giocatore non vuole separarsi dalla sua gente e, anche se non tutta la tifoseria è pro-rinnovo, una sensazione percettibile che indica che il popolo torinista non è unito come un tempo, le persone che sanno amare il Toro fino in fondo, senza mai chiedersi il perchè sulla loro fede, non possono pensare di vedere il Toro senza "Il capitano della mia anima".
Per Cairo Bianchi dovrebbe essere la sua scommessa futura, ma se proprio vuole fare il classico bastian contrario, allora siamo disposti a dirgli che il capitano non lo vogliamo più, che è giusto non rinnovargli il contratto, perchè gli oltre settanta gol siglati con il Toro sono solo esistiti nell'immaginario collettivo, di quella gente che vive ancora di illusioni, voli pindarici, vecchio romanticismo che non si sposa con il cinismo del calcio e così via. Eppure si ha l'impressione che anche Ventura abbia svoltato con Bianchi, perchè le persone intelligenti capiscono quando gli altri si dannano l'anima per migliorare e far vedere i loro progressi. Il giocatore è stato umile a rimettersi in gioco e al servizio della squadra, per questo il mister l'ha rivalutato.
Con Cairo però non vogliamo barare, ma fargli capire un semplice concetto: se rinnova il contratto a Bianchi l'atmosfera si rasserena e il capitano darà ancora di più nel proseguire con la stessa maglia. Alla fine ne gioverebbe tutto l'ambiente, compreso il presidente, al quale i tifosi chiedono rinforzi a gennaio per non dover soffrire ogni domenica la paura che si affacci nuovamente lo spettro della retrocessione.
Signor Presidente, sa qual è la forza di una grande squadra? Non solo i grandi nomi, ma l'amicizia e la voglia di divertirsi insieme, la serenità e anche avere un faro in squadra che non potrà mai oscurare nessuno, ma solo illuminare una situazione, una passione, quel qualcosa che può ancora far sognare. Poi è lei a decidere, che ci mette i soldi, ma una società di calcio non è mai un'esclusiva del suo presidente, ma della sua gente, che non va snobbata ma ascoltata. Soprattutto quando si tratta di una questione che può far bene a tutti. Inoltre, entrando nella logica dell'economia aziendale, non c'è sul mercato un altro attaccante alla Bianchi, di pari valore, che possa sostituirlo senza spendere una barca di soldi. In più, proprio adesso che è entrato nei meccanismi di Ventura, sarebbe azzardato buttare via tutto.