Bianchi, gol sciupato e poi servito
Da un attaccante si chiede sempre il gol, l'impegno va bene, ma se non la mette dentro non ha fatto il suo dovere. A parte il "fenomeno" Messi, c'è una serie di attaccanti che pur essendo bravissimi, stanno anche settimane senza fare gol. Prendiamo solo Gilardino, attaccante della nazionale italiana, che domenica contro l'odiata Juve (per i viola) si è mangiato almeno un paio di gol fatti. Bianchi ieri sera s'è divorato un gol che andava solo appoggiato in rete e, anche se ne ha segnato in seguito uno bello e importante, nella mente di alcuni continua a galleggiare quell'occasione mancata che, aggiunta poi alla segnatura del pareggio, avrebbe consentito al Toro di vincere. Già, ma se il capitano non segnava nemmeno quello buono, oggi il Torino sarebbe stato superato in classifica dalla Reggina. Rolandinho è nato per il gol e quando sbaglia si dispera al punto da metterci il massimo della volontà per rifarsi, così è stato ieri sera. Può aver sbagliato ma, se non c'era lui, per il Toro sarebbero stati dolori. Dov'era Antenucci? In fondo i gol si attendono anche da lui, Iunco e Sgrigna hanno fatto il loro dovere più da assist man che da attaccanti puri, infatti il lancio vincente per Bianchi è arrivato proprio dall'ex vicentino. Tornando a monte, simpatia o meno, quando si commenta i sentimenti propri non contano e qui parlano i numeri, se non c'è Bianchi son dolori. E' vero in altre occasioni si è tappata bene la falla della sua assenza, ma è sempre meglio averlo in campo. Lui la sua magia la trova sempre. Anche se qualche volta sbaglia ma, come si suol dire, nessuno è perfetto.