Barreto: "Spero di segnare gol pesanti ma l'importante è il Torino"
L'attaccante brasiliano del Torino, Vitor Barreto, è stato intervistato da Tuttosport. Di seguito vi riportiamo una parte della lunga intervista.
Toglie di più il sonno tornare al gol dopo due anni e mezzo oppure una sconfitta come quella contro il Napoli? «Ho dormito, ma ci dispiace davvero tanto per aver perso una partita che avremmo potuto vincere. Spiace proprio per come è andata: la beffa finale è veramente difficile da digerire».
L’assaggio dopo un interminabile digiuno aumenta la sua fame di gol?
«In due anni e mezzo senza giocare alla fine il gol era davvero l’ultimo dei problemi. Adesso penso positivo: se continuerò a stare bene, dopo aver avuto troppi infortuni, le reti arriveranno. Ne sono sicuro. Preferisco mille volte un gol in meno mio e una vittoria del Toro in più. Con il Napoli aver segnato non è servito a nulla».
Avete analizzato le cause del crollo negli ultimi dieci minuti?
«Dobbiamo imparare a gestire meglio le partite. Sul 3-2 potevamo amministrare con maggiore attenzione, pur soffrendo. Con il Bologna avremo il doppio delle difficoltà rispetto al Napoli: è uno scontro diretto puro per la salvezza, non possiamo mollare di testa nemmeno per un secondo».
La statistica è impietosa: il Toro prende una percentuale notevole di gol nel quarto d’ora finale. Perché?
«Il nostro gioco è dispendioso, può capitare a volte di arrivare un po’ cotti negli ultimi minuti. Non so dire se è un calo di concentrazione: con il Napoli potevamo disporci in maniera più compatta e mantenere il vantaggio, senza dubbio la fatica alla lunga fa perdere lucidità. E’ una mia opinione, ma non sono io a dover giudicare».
Nel 4-2-3-1 è la punta unica: un vantaggio o uno svantaggio?
«E’ diverso rispetto al solito, però posso avere più spazio a disposizione per aggredire la profondità: nel secondo tempo di sabato sono calato perché correvo e non riuscivo a prendere la palla. Però se riusciamo a verticalizzare, con questo sistema, possiamo far male agli avversari».
Crossare dal fondo, insomma, non serve.
«Anche perché il colpo di testa non è proprio la mia specialità».
L’attacco del Toro deve crescere: in cosa?
«Tutto è migliorabile, ogni partita è diversa: dobbiamo lavorare sempre meglio per dare il massimo. Sono sicuro che nelle prossime partite possiamo fare grandi cose».
Otto partite, a cominciare dal Bologna, per certificare la salvezza, obiettivo di squadra. E l’obiettivo personale di Barreto?
«Non voglio mettermi a far calcoli. Quello che desidero è realizzare gol pesanti, gol da tre punti. Spero anch’io, come Jonathas, di farne altri tre o quattro, però stavolta per vincere. L’importante è il Torino».
Anche per guadagnarsi un futuro in granata.
«Io sono in comproprietà con l’Udinese, cerco di finire il campionato nella miglior maniera possibile. Poi le due società si parleranno: potrei dire che preferisco una soluzione o l’altra, ma poi sono i club che decidono. Io sicuramente a Torino sto bene e so di poter dare molto di più».