Adesso conta solo più il campionato
Passata l'euforia, si fa per dire, del mercato, tocca lasciare stare i rimpianti ed i sogni per tuffarsi nel campionato, che sta entrando nel clou della stagione. Domenica c'è il primo scontro salvezza contro una diretta rivale, quel Chievo pieno di ex, qualcuno nostalgico altri con la voglia di rivalsa, che faranno di tutto per mettere in difficoltà il Torino. I granata devono ripartire dall'ottima prova di Milano dove, non avendo nulla da perdere, hanno dato sfogo alle prodezze senza temere gli errori. E' proprio questo il punto, il Torino è una buona squadra, composta da giocatori di discreto livello che hanno nei loro piedi qualcosa in più di una semplice salvezza, invece nella testa sono frenati dalla paura, dalla tensione, dalla pressione. La ricetta giusta per scendere in campo decisi e combattenti è quella di pensare solo a divertirsi, così com'è successo contro l'Inter, dove la squadra ha dimostrato di essere frizzante e volitiva.In fondo il calcio è un gioco, prendiamolo così com'è.
Peccato per l'infortunio di Rivalta e che Gasbarroni non è subito arruolabile in campo, ma c'è da sfruttare al meglio la buona condizione di Rosina, che si è buttato alle spalle i problemi del recente passato, senza dimenticare Abate, uno dei giovani laterali più interessanti del panorama italiano. Senza contare che Bianchi va servito meglio e poi il bomber potrà dare ottime soddisfazioni, perchè la zampata vincente da centravanti è nel suo dna.
Tornando brevemente al mercato: in fondo quello di livello è stato fatto in estate, ora non c'era molto da fare, anche perchè grossi colpi non li ha fatti nessuno, si è pensato più a sfoltire le rose che ad integrarle. Il Toro deve porre dei tasselli ben precisi per il futuro: riscattare Dzemaili e Abate, cominciando a lavorare fin da ora. Con un ds come Foschi sembra più facile raggiungere gli obiettivi, senza fare proclami però.
Le cose che non sono piaciute sono le promesse di Cairo, perchè non si fanno le nozze con i fichi secchi, così Foschi che dice che il mercato del Toro è da dieci. Bastava dire ai tifosi che si sarebbe operato a gennaio solo per poche correzioni e che si poteva fare di più, per cui un 6,5 era sufficiente come voto globale del mercato di gennaio. Non è il caso di sparare su Cairo o invocare Mister X che, fino al momento in cui non verrà svelato, rimarrà un bluff e basta, buono solo a scrivere qualche parola in più.