LIVE Vieira: "Il Torino, anche con i cambi nel 2° tempo, ha fatto meglio. Spiace, dobbiamo gestire meglio il periodo"

LIVE Vieira: "Il Torino, anche con i cambi nel 2° tempo, ha fatto meglio. Spiace, dobbiamo gestire meglio il periodo"TUTTOmercatoWEB.com
Patrick Vieira
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Oggi alle 14:45Avversarie
di Elena Rossin
fonte Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin

Il commento, in conferenza stampa, dell’allenatore del Genoa, Patrick Vieira, sulla sconfitta con il Torino.

Il Genoa gioca anche per gran parte della partita bene, soprattutto in trasferta, passa in vantaggio però poi subisce due gol nei finali, in circostanze diverse a seconda delle gare. Ma se la costante è la stessa, c'è
una motivazione?

“Mi dispiace veramente perché credo che anche oggi il lavoro che hanno fatto il miei giocatori sul campo è molto più, ma è vero che questi episodi a fine partite non li gestiamo bene e per questo credo che dobbiamo continuare ad andare avanti e gestire questo periodo un po' meglio. Siamo una squadra che è più giovane di quella dell'anno scorso, abbiamo meno esperienza, però questo periodo si può gestire meglio. E’ un percorso lungo, è un periodo molto difficile, però non possiamo mollare, dobbiamo continuare ad andare avanti”.

L'ultimo posto in classifica quanto pesa nella testa dei giocatori?
“E’ pesante. Credo che a nessuno piaccia guardare la classifica e vedere il Genoa dov’è adesso, però non dimentichiamo che la classifica è la fotografia di un periodo che cambia tutte le settimane. Noi dobbiamo guardare al contenuto della nostra partita, a quello che abbiamo fatto e vedere come possiamo andare avanti in modo da fare punti. Credo che sull'aspetto del gioco, del contenuto, anche se il secondo tempo è stato difficile per noi, non ci sia da ridire, però c'è un episodio molto importante che per adesso non va a nostro favore. Fare il primo gol e avere l’opportunità di fare il secondo, che non abbiamo fatto, è un fatto importante della partita”.

Ha parlato di fare gol. E’ un po' un paradosso, ma fuori casa il Genoa sta facendo meglio a livello di prestazioni e di gol che in casa, dove non ha ancora segnato. La necessità di fare punti la porterà a cambiare anche radicalmente alcune scelte per le partite in casa, soprattutto in quella di mercoledì contro la Cremonese?
“Credo che si possa sempre riflettere sul profilo dei giocatori, sul sistema, sul fatto se vogliamo essere più alti o più bassi, però questi sono dei dettagli della partita. Credo che tutte le partite che abbiamo fatto fino adesso siamo sempre riusciti a competere contro l'avversario, soprattutto nella partita di oggi non è stato un problema dei profili dei giocatore o del sistema perché abbiamo mancato l'opportunità dell’episodio che ti cambia la partita. Sapevamo che loro sui calci di punizione sono molto forti, purtroppo abbiamo preso quel gol al novantesimo e questo è difficile per noi”.

L’anno scorso dicevano che eravamo fortunati, quest'anno sicuramente non lo siamo negli episodi. Nelle tre partite con Bologna, Napoli e Torino avete fatto le stesse cose: un bel primo tempo risultando nettamente superiori agli avversari, ma poi dopo il pressing manca qualche cosa e la squadra perde nel finale. In genere si dice che i due indizi fanno una prova, ma con oggi gli indizi sono tre. Non è che forse bisogna modificare qualcosa nella tenuta del secondo tempo?
“No, credo che oggi anche nel secondo tempo abbiamo lavorato bene sull'aspetto fisico e sull'aspetto tattico come nel primo tempo. E’ vero che il Torino nel 2° era più aggressivo, ha inserito giocatori che hanno cambiato un po' la partita e questo aspetto credo che l'abbiamo gestito. Sono convinto che se gli episodi fossero girati a nostro favore staremmo parlando di una partita diversa. Noi abbiamo fatto la nostra partita, abbiamo mancato la seconda opportunità di segnare nel primo tempo e su questo livello dobbiamo fare meglio. Credo che abbiamo avuto fino al termine della partita l’opportunità di segnare, ma il loro portiere ha fatto delle parate che ci hanno impedito di segnare. Sono questi gli episodi che dobbiamo gestire meglio. Prima della partita avevamo parlato di come finalizzare queste opportunità, purtroppo però abbiamo visto ancora oggi che dobbiamo migliorare”.

Quando si fanno entrare tanti attaccanti nel finale e poi si vince, pur essendo una partita che sembrava quasi destinata al pari, si ottiene la gloria per il coraggio avuto. Ma quando poi si perde arrivano le critiche e si dice che forse si è esagerato nell’inserire attaccanti. Lei si è posto questa domanda?
“Sì, questo fa parte del gioco. Credo che tutti gli allenatori debbano accettare questo. Quando le cose vanno bene l'allenatore ha preso la decisione giusta. Quando invece non va bene, ha sbagliato. Questo lo accetto senza problema. Le critiche fanno parte del nostro lavoro, devo accettarle perché la classifica dice questo. Dobbiamo essere uniti e gestire questo periodo tutti insieme senza perdere il nostro obiettivo. Sono in un momento molto difficile e l'unico modo di uscire da questo periodo è continuare a lavorare, essere ancora più esigente. La fortuna dobbiamo farla girare facendola  venire dalla nostra parte”.

Malinovskyj è forse stato una delle note più positive della partita. Ha fatto girare bene la squadra e sta crescendo. Può essere anche un fattore importante per le prossime partite?
“Sì, Ruslan sta bene fisicamente. Nella partita di oggi ha fatto vedere la sua esperienza. Quando noi eravamo un po' in difficoltà, credo che lui abbia gestito la palla con calma ed è stato importantissimo: è quello che ci aspettiamo da lui. In generale credo, soprattutto nel primo tempo, che tutta la squadra abbia fatto una buona partita. Poi abbiamo abbassato un po' il ritmo nel secondo tempo ed è stato un po' più difficile per noi. Però sì, Ruslan è un giocatore fondamentale, sta ritornando bene ed è importante averlo al 100%”.

Prima ha parlato d’esperienza. Ha detto più volte che avete perso un po' di giocatori importanti anche durante l'ultima sessione di mercato. C'è qualche giocatore che magari in momenti come questi dovrebbe prendersi un pochino più la responsabilità di caricarsi sulle spalle la squadra e far vedere la sua esperienza?
“Sì, però credo che io e tutti i giocatori stiamo prendendo la nostra parte di responsabilità. Si è visto nel primo tempo con Leali in porta che è stato un leader ed è quello che ci aspettiamo da lui. Credo che Sabelli, Vásquez, Ostigard e tutta la squadra si prenda le responsabilità. Stiamo passando momenti difficili e i momenti difficili sono episodi della partita che noi non gestiamo bene, però sull'aspetto dell'atteggiamento, e del focus della squadra tutti sono pronti a dare il massimo. Ogni tanto però il massimo non è abbastanza per vincere una partita e questo lo dobbiamo accettare. Dobbiamo continuare a lavorare e far girare la fortuna dalla nostra parte”.

Nei momenti di difficoltà ad uscire dall’area c’è anche un discorso di mentalità visto che la classifica pesa?  Magari si ha un po' più di paura nel ripartire in contropiede andando un po' più alti?
“Sì, sì. Si vede quando parliamo di esperienza, di gestire questo periodo della partita. Ogni tanto eravamo troppo bassi. Troppo bassi vuol dire che il Torino aveva più opportunità di mettere la palla dentro l'area e le palle in area sono pericolose perché fisicamente sono una squadra fortissima. Credo che questo non l'abbiamo gestito bene. Si è visto che c'è una mancanza d’esperienza e tutto questo che stiamo passando ci aiuterà in futuro a gestire le cose più difficili.

Thorsby lo ha rilanciato e Cornet è stato di nuovo uno dei migliori. Domani, dopo l’episodio dello scorso rigore, dovrà passare molto tempo a consolarlo per il gol che si è visto parare nel finale poiché era veramente affranto.
“Mi dispiace veramente per tutta la squadra perché, come hai detto, meritavano di più. Per Cornet mi dispiace perché il rigore sbagliato contro il Parma poiché in allenamento spinge tantissimo per la voglia che ha di ripagare per questo rigore. L'atteggiamento è quello giusto, lui è uno che sente il gol perché crea l'opportunità, però se c'è uno che sa fare gol è proprio Cornet. Deve continuare a crederci e a lavorare e il gol arriverà. Per Thorsby sono contento perché è vero che non ha giocato tantissimo, però oggi ha fatto un'ottima partita”.

Forse è il momento più difficile da quando è al Genoa, ma giocare già mercoledì in scontro diretto a Marassi può essere la cosa migliore per voi evitando di dover far passare una settimana intera dopo una partita come questa e avendo la possibilità subito di reagire?
“Abbiamo la voglia di reagire perché oggi c’erano 3000 tifosi che sono venuti per sostenere la squadra e credo che ci abbiano portato tanta energia. E’ importante pure per noi vincere per dare anche a loro dell'energia. Credo che la voglia di fare bene ci sia. C'è pressione e dobbiamo accettarla, però dobbiamo prepararci perché c'è una partita importantissima e abbiamo la voglia di fare una bella partita prima di tutto e di vincerla”.

Al di là delle vostre difficoltà di cui ha già parlato, in questo finale quanto c'è anche del Torino e quanto i granata effettivamente, soprattutto nel secondo tempo, vi hanno messo in difficoltà?
“Credo che nel primo tempo siamo stati noi la squadra più forte infatti loro non hanno creato tantissimo. Abbiamo fatto il primo gol e abbiamo avuto l'opportunità di fare il secondo perché siamo riuscito a vincere il contrasto sulla palla alta. Nel secondo tempo hanno cambiato un po' il sistema di gioco e hanno anche cambiato giocatori e quelli che sono entrati hanno portato più qualità individuale e noi abbiamo fatto fatica a gestire queste situazioni”.