LIVE Baroni: "Il punto soddisfa. Prestazione positiva. Abbiamo depotenziato il Torino nella possibilità di segnare"

02.10.2023 21:11 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin
Marco Baroni
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Marco Baroni
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L’allenatore dell’Hellas Verona, Marco Baroni, fra poco in conferenza stampa commenterà la partita con il Torino.

Avete ingabbiato il Torino, soddisfatto?
"Il Verona ha fatto una buona partita. Nel primo tempo ho chiesto ai ragazzi in campo di fare una partita di personalità e coraggio, siamo andati alti e abbiamo tolto iniziativa e idee al Torino e abbiamo blindato la porta. Ci abbiamo messo grande attenzione, ci siamo mossi anche bene in davanti. In questo momento siamo anche un  po’ tartassati dagli infortuni, dal dover fare dei cambi forzati. Qualche giocatore non è ancora al top. E' un punto che ci soddisfa perché è venuto con una bella prestazione, che è la cosa più importante. Dalla mia squadra mi aspetto sempre la prestazione, è fondamentale. Ci sono state delle sconfitte, ma con buone prestazioni.  La prestazione non deve mai mancare. Sappiamo che c'è ancora da lavorare e da costruire".

Il gol però continua a mancare.
"Lo so, ma non deve diventare un problema. Dobbiamo trovare soluzioni, lo so. Le scelte iniziali di oggi fanno parte di un percorso che sto ricercando, voglio gente mobile perché il calcio va verso questa direzione. Stiamo lavorando per portare meglio la palla ai nostri attaccanti. Si parte da dietro perché ho bisogno che anche i centrali di difesa si abituino alla manovra: è una cosa che chiedo e ci stiamo provando e oggi nel primo tempo abbiamo fatto un buon palleggio. Duda in quella posizione fa un po’ meglio perché c’è velocità e mobilità e Folorunsho è un giocatore che secondo me vicino a lui dà la fisicità che ci serve e ha recuperato tanti palloni e può migliorare molto, quando strappa il pallone può arrivare dentro l’area, come ha fatto a Milano. Il gol lo so, ci stiamo lavorando".

Pensa di fare qualche cambiamento nel tempo?
"Parto da un presupposto, lo scorso anno giocavamo all’inizio con il 4-3-3, ma marcavamo a uomo e aggredivamo alto, non esco da un calcio di aggressione, dinamico e che ci permetta di avere della mobilità nella gestione della palla. Il fatto che ho mantenuto questo assetto è perché abbiamo diversi trequartisti, non ho giocatori di ampiezza tranne Saponara, Ngonge ama venire dentro così come Suslov, e poi sicuramente dietro ci mancano terzini di ruolo. Ho idee per portare avanti questo modo di giocare, l'ho anche già fatto. Eravamo partiti per provare a smontare la squadra e rimontarla, ma non c’è stata questa possibilità e mi sembrava assurdo: metto sempre davanti la squadra al progetto tecnico. Non metto mai ciò che voglio fare io, vado a fare  ciò che la squadra fa meglio. Ora speriamo di non avere altri infortuni fra i difensori altrimenti siamo costretti a cambiare. Io ascolto i grandi, ma è veramente difficile gestire partite così ravvicinate con così caldo, anche oggi quando sono entrato in campo alle 18,30 mi sono chiesto se era davvero il 2 ottobre. Gestire tutte queste situazioni è complicato e siamo anche stati un po’ tartassati da infortuni muscolari. Non abbiamo rose magari come hanno magari altri club per fronteggiare tanti impegni così ravvicinati. Ma questo non deve essere un alibi, daremo opportunità a chi ha giocato meno".

Non subire gol è un valore aggiunto? Montipò può essere il quid in più?
"Mi dispiace che ci portiamo dietro il problema del gol, che non deve essere un peso. Non parto mai dal gol che non subisco, ma da quello che devi fare. In questo campionato solitamente le squadre che si salvano se fanno gol può darsi che pareggino e se ne fanno due può darsi che vincano. Questo lo dicono i numeri del campionato. In questo momento la squadra ha una grande tenuta mentale, che è la cosa più importante, e fisica di compattezza. Non è un caso che chi gioca contro di noi non fa forse la miglior partita del campionato e non ci tirano tanto. Ma non è l'aspetto su cui lavoro perché la mia attenzione è partire da davanti e andare dietro. Abbiamo cambiato tanto e ci sono ragazzi da assemblare e mettere insieme. Oggi abbiamo fatto dei tiri e non è  detto che la prossima partita non ci possa essere qualche altra soluzione. Dobbiamo trovare insieme il gol. Chiamo certe azioni fantasma, nel senso che abbiamo fatto bellissime azioni, poi magari manca la finalizzazione perché hai perso il tempo o non fai un dribbling oppure non tiri un rigore in movimento e basterebbe un inserimento facendo cinque passi in più. Queste sono situazioni che sembra che non si abbia avuto l’occasione e invece l’occasione l’abbiamo costruita attraverso la manovra. Questa è la cosa che mi interessa".

Con giocatori come Ilic, Radonjic, Zapata e Vlasic si aspettava un Torino più cinico sotto porta?
"No, credo che il Torino abbia trovato un Verona attento, che ha creato le condizioni per metterlo in difficoltà. Il Torino ha giocatori forti ai quali non devi dare spazio e la possibilità di mettere in atto ciò che sanno fare bene. Da questo punto di vista abbiamo sempre gestito bene le catene e dato poco spazio negli ingressi che solitamente fanno con i mediani e i braccetti quindi la squadra è stata anche bene in campo tatticamente. Secondo m,e abbiamo depotenziato molto le possibilità del Torino per fare gol".