JUVENTUS: Scocca l'ora del Real
Vincere un derby al 96esimo, su calcio di rigore tanto sciocco quanto ineccepibile, dopo essere stati rimontati proprio allo scoccare del novantesimo non è una sceneggiatura scritta dalla buonanima dell'avvocato Prisco, ma quanto realmente accaduto al Vicente Calderon sabato sera tra Atletico e Real madrid. Questo derby acciuffato last minute, come la più bella occasione vacanziera a ferragosto, è quel che si dice un buon viatico in vista della Juventus, per gli uomini di Schuster. Oggi come oggi. I merengues non hanno esattamente la parvenza di una corazzata, così come ridisegnati da una delle più deludenti campagne acquisti estive della loro storia. Un mercato che si è sviluppato in continui inseguimenti a grandi stelle o a buoni mestieranti, tipo Cazorla del Villarreal, tutti regolarmente falliti. Alla fine della fiera, il fiore all'occhiello della campagna rafforzamento è rappresentato da van der vaart, 13 milioni di euro il costo complessivo dell'operazione. I galacticos di Don Fiorentino sembrano appartenere ad altra era geologica. La squadra è quinta in classifica, ma è una classifica corta come quella italiana e chi sta in cima, il Valencia, è a soli tre punti di distanza. In Champions il Real viaggia apunteggio pieno e d è stato capace di suonarle a domicilio allo Zenit. Ecco perché l'ottimismo regna sovrano; Van Nistelrooy, che a 32 anni è la solita iradiddio di sempre con nove gol stagionali già in saccoccia, si sbilancia e dice che il Real, se tutta la plantilla sara a disposizione, è la squadra che vincerà la Champions. E' un fatto che i blancos segnino almeno due gol ormai da otto partite, sintomo di una buona facilità realizzativa. E poi ci sono gli stimoli a fare il resto e la voglia matta di vendicare le ultime due gite a Torino: la semifinale del maggio 2003 e gli ottavi del marzo 2005. Da quel 9 marzo a oggi, il Real ha sempre concluso la sua corsa agli ottavi.