Cagliari, la marcia verso l'Europa passa da Torino

26.10.2019 10:45 di  Redazione TG   vedi letture
Fonte: F. Aresu per Tmw
Cagliari, la marcia verso l'Europa passa da Torino

Quinto posto in classifica, una partenza che nell'isola non si vedeva da anni e, soprattutto, un entusiasmo contagioso o, per dirla alla Maran, "contagiante". Il Cagliari è sicuramente la sorpresa principale di questo inizio di Serie A, grazie ai 14 punti frutto di 6 risultati utili consecutivi arrivati grazie a prestazioni magari non eccellenti dal punto di vista estetico, ma tremendamente efficaci. I rossoblù sembrano aver assorbito ogni stilla dell'atteggiamento del mister, un Rolando Maran mai come ora saldo sulla panchina e autentico demiurgo di una squadra che, Brescia e Inter a parte, praticamente non ha sbagliato un colpo. Cinico in avanti, bravo a sfruttare la tecnica superiore di alcuni elementi (Nainggolan su tutti), capace di cambiare pelle a seconda delle circostanze. Il Cagliari si sta rivelando un avversario difficile per chiunque, soprattutto quando gioca in trasferta, dove è ancora imbattuto: vittorie a Parma e Napoli, pareggio a Roma sponda giallorossa.

TORNA CACCIATORE – Ecco perché il Torino, avversario domenica dei rossoblù, non può certo rilassarsi in vista del match dell'Olimpico. Il momento attraversato dai granata non è dei migliori, tanto che nelle ultime settimane il tecnico Mazzarri (ex Cagliari, da calciatore) sarebbe stato messo in discussione da più parti, anche se sono arrivate le parole di stima del patron Cairo. In ogni caso, sul fronte isolano Maran recupera mezza difesa: Cacciatore e Lykogiannis ritornano a essere arruolabili, così come capitan Ceppitelli che in settimana aveva accusato qualche fastidio. L'ex Chievo dovrebbe rientrare dal primo minuto, anche se Faragò scalpita forte del gol di domenica scorsa contro la Spal. A Torino, poi, i tifosi rossoblù si aspettano il ritorno al gol – su azione – degli attaccanti: Simeone è fermo all'incornata contro il Genoa, così come Joao Pedro (che però ha messo a segno il calcio di rigore decisivo per l'1-1 di Roma), a maggior ragione in una sfida che si profila apertissima a ogni risultato.