Antonioli: "Col Torino usiamo la testa"
Fonte: bologna fc
Francesco, nelle prime 15 giornate il Bologna ha sempre subito almeno un gol: ti era mai capitato in carriera?
"Non saprei: non ci ho mai badato. L'importante, quando si prende gol, è cercare di portare comunque a casa dei punti. Il pareggio di domenica a Reggio Calabria, per esempio, lo ritengo un risultato positivo: siamo andati sotto due volte e abbiamo saputo riprenderli; di negativo c'è il fatto che abbiamo sempre dovuto rincorrere, oltre ad avere praticamente concesso a loro un tempo".
Anche a Reggio i tuoi interventi sono stati decisivi.
"In questo periodo mi capita di avere un po' di lavoro, mentre in certe partite praticamente non ne ho avuto: penso, ad esempio, alla gara contro il Napoli. Il calcio è così: a volte con due occasioni si prende gol, altre volte devono tirare molto di più in porta per arrivare a segnare".
Sabato avrete già un altro scontro diretto: affrontate il Torino che ha appena cambiato allenatore.
"Parlo per noi, non guardo in casa degli altri. Dobbiamo fare la partita e usare la testa: vincendo sorpasseremmo il Torino, che però, anche se attraversa un momento negativo, ha sempre giocatori, soprattutto a centrocampo e in attacco, che possono metterti in difficoltà se non li affronti nella maniera giusta. Dovremo stare sul pezzo e non lasciargli spazio".
Ti conosci Novellino: su cosa pensi abbia lavorato in questi giorni?
"Sulla difesa, fase che cura sempre molto, e sulla testa: quando sei in una situazione del genere devi lavorare principalmente sulla testa, come ha fatto il mister Mihajlovic con noi. Con Novellino ho avuto un buon rapporto nei quattro anni con lui alla Sampdoria".
Che regalo di Natale ti faresti, tra sabato col Torino e domenica prossima a Lecce?
"i punti! Quanti? Lo vediamo strada facendo: una vittoria e un pareggio costituirebbero un buon risultato, ma pensiamo a giocare una partita alla volta e poi vediamo".
Quanti punti mancano al Bologna, secondo te?
"Non tantissimi, obiettivamente: due o tre, direi".
Secondo te quanto soffre la difesa sulle palle alte?
"Non ricordo tutti i gol presi, ma non mi sembra che siano poi tanti quelli sulle palle alte e comunque giochiamo in undici: non sono responsabilità solo della difesa. Certo, se abbiamo sempre preso gol in ogni partita, la difesa deve migliorare, ma capiterà una partita in cui non ne subiamo: spero che accada presto. In generale, dobbiamo essere più tranquilli in certe circostanze: invece di tenere la palla, a volte dobbiamo anche buttarla via, altrimenti va a finire che resta lì e arriva il loro gol, come a Reggio Calabria. Siamo una squadra tecnica e quindi giocare la palla è una nostra caratteristica, ma in certe circostanze dovremmo rischiare meno ed essere più bravi a leggere certe situazioni".
A livello individuale, sei soddisfatto della tua stagione?
"Lo dirò a fine maggio. Non ho mai guardato alle prestazioni singole: avrei firmato per fare trentotto partite senza far niente, senza dover intervenire! Prima viene la squadra, poi le cose personali".
Ti sei sentito messo in discussione in qualche momento?
"Io è da quando ho diciassette anni che sono in discussione: ormai ho le spalle larghe e vado avanti tranquillamente".
Hai l'impressione che la piazza sia un po' ingenerosa tuoi confronti?
"Da quando sono tornato a Bologna, certe situazioni sono un po' cambiate rispetto agli anni precedenti: mi viene in mente la partita col Rimini di due anni fa, quando perdemmo 3-1 in casa, lì qualcosa mi ha fatto male, per quello che ho dato e sto dando al Bologna, che reputo casa mia. Non che non ci dorma la notte, anche perché io per primo sono ipercritico: ne prendo atto, ma mi dispiace. So quello che valgo e che posso dare e penso solo a fare bene per la squadra. Non so perché, ma da sempre un errore commesso da me sembra chissà cosa: sono valutazioni che non capisco e che lasciano il tempo che trovano, io vado avanti tranquillamente, l'importante è avere la fiducia dei compagni, della società, del mister".
Come trovi ancora stimoli a trentanove anni, dopo una carriera come la tua?
"Mi diverto, sto bene in campo durante gli allenamenti e la domenica in partita: questo è ciò che conta. Al futuro non ci penso: vediamo a fine anno, ora è prematuro farlo".
Secondo te questo Di Vaio è da Nazionale?
"in questo momento sta facendo molto bene. In Italia ci sono parecchi bravi attaccanti: penso che chi di dovere stia tenendo d'occhio Marco come tutti gli altri".